Fermo, i furbenti del carburante alla sbarra: sottratti 31 mila euro

Il tribunale di Fermo
FERMO - Avevano alterato la documentazione attestante le singole forniture di carburante, aumentandone il quantitativo rispetto a quello effettivamente erogato. Lo avevano fatto...

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FERMO - Avevano alterato la documentazione attestante le singole forniture di carburante, aumentandone il quantitativo rispetto a quello effettivamente erogato. Lo avevano fatto recapitando i "buoni prelevamento" alla società debitrice, la Fermo Asite, per una somma pari a 31 mila euro e intascandosi così l'indebito profitto. Un’affare smascherato dopo alcuni anni.


Con l'accusa di concorso in truffa sono finiti alla sbarra tre benzinai, il proprietario di una stazione di servizio fermana e i suoi due dipendenti. Ieri il giudice ha fissato la prima udienza del processo per l'apertura del dibattimento all'11 luglio 2017. 

I fatti oggetto del procedimento in corso sono avvenuti nel 2010. Il distributore di benzina aveva sottoscritto una convenzione con la società partecipata per la somministrazione di carburante ai suoi automezzi. Ogni mese il benzinaio inviava le fatture allegando le bollette comprovanti il carburante erogato. Gli uffici amministrativi dell'Asite compiendo le verifiche ordinarie si sono accorti che qualcosa non andava, i conti non portavano. I numeri erano notevolmente gonfiati e i documenti non combaciavano.

L'Asite si accorse che le ricevute gemelle non corrispondevano, i quantitativi di carburante annotati dall'autista erano inferiori rispetto a quelli scritti dall'esercente. Facendo un rapido conteggio l'Asite aveva pagato ben 31 mila euro in più ai benzinai furbetti. La causa civile ha già dato ragione all'Asite condannando i tre al pagamento di un risarcimento.  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico