Lido Tre Archi, bottiglie contro le auto della polizia durante il fermo di un uomo che ha aggredito una donna. Tre arresti

Lido Tre Archi, aggredita una donna. Il Comitato torna a chiedere l’introduzione di un posto fisso per garantire la sicurezza della zona
FERMO - Martedì nero ieri a Lido Tre Archi. Dopo l’aggressione ad una donna da parte di un uomo, subito bloccato dalla polizia, alcune persone hanno lanciato...

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FERMO - Martedì nero ieri a Lido Tre Archi. Dopo l’aggressione ad una donna da parte di un uomo, subito bloccato dalla polizia, alcune persone hanno lanciato bottiglie contro le auto delle forze dell’ordine per impedire che l’uomo violento fosse portato via. Tre persone, di cui due di coloro che erano appostati sotto il portico di un condominio in via Salvadori Paleotti e l’arrestato, sono stati inseguiti e bloccati, poco dopo, grazie anche alla conoscenza del territorio da parte della polizia. Choc tra i turisti che hanno assistito alla scena.

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L’antefatto
Tutto è cominciato in via Tobagi, da dove è giunta la richiesta di aiuto di una donna che è stata aggredita e presa a pugni da un uomo. Ancora presto per chiarire in quale contesto sia maturata l’aggressione, quello che è certo che l’arrivo delle forze dell’ordine ha consentito alla polizia di fermare subito l’aggressore. Sembrava una scena già vista mille volte in questo quartiere, quando all’improvviso tutto è precipitato rendendo ancora più palpabile il disagio con cui residenti e turisti sono costretti a convivere.


Alcune persone, vedendo la scena dell’arresto, hanno cominciato ad inveire contro i poliziotti, poi hanno lanciato delle bottiglie contro le auto di servizio, graffiandole e ammaccandole in più punti. Sarebbe spuntato anche un coltello, secondo quanto riferiscono alcuni testimoni. Nel parapiglia che si è creato, l’arrestato e due degli assalitori hanno tentato di fuggire. La reazione delle forze dell’ordine è stata immediata. Sono stati chiamati i rinforzi: polizia, carabinieri, guardia finanza e polizia locale hanno circondato il quartiere. I tre sono stati intercettati in via Ravenna dove cercavano di nascondersi in un edificio in costruzione.


Il comitato


Un episodio che ha ridato voce al comitato che, tramite il portavoce Gabriele Voltattorni che dice al sindaco Paolo Calcinaro e all’assessore alla Sicurezza Mauro Torresi «se vi rimane un briciolo di dignità dimettetevi! Siamo stufi di assistere a queste scene. La sicurezza dei cittadini e la tutela della proprietà privata obbligano a voltare pagina. Qualcuno dovrebbe farsi da parte e assumersi l’onere della sconfitta. Oggi più di ieri, alla luce degli ultimi fatti di cronaca, è necessario il posto fisso delle forze dell’ordine. Speriamo che il ministro dell’interno, al quale abbiamo inviato quattro missive con oltre 1.200 firme raccolte, esami il dossier e dimostri più sensibilità e attenzione». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico