SERVIGLIANO – Gino Bartali raccontato dal figlio Andrea. Serata all’insegna della storia, dello sport e non solo, quella organizzata dal Rotary Club Alto Fermano...
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presieduto da Sergio Lucarini. Celebrata la figura di Bartali sia come sportivo sia come Giusto tra le Nazionali: il suo nome figura nel Giardino dei Giusti di Yad Vashem per aver salvato centinaia di ebrei.
La serata si è aperta con la proiezione di filmati che hanno rievocato le storiche vittorie (Tour de France e Giri d’Italia) e i duelli con Fausto Coppi, entrati nella leggenda. Il figlio Andrea, autore del libro “Gino Bartali, mio papà” (Lìmina Editore), ha ricordato aspetti meno noti di Ginettaccio, "che si allenava a forza di bistecche" e che "nella vita non ha mai accettato compromessi".
A impreziosire la serata, la presenza di Gioia Bartali, nipote del campione. Proprio Gioia, accompagnata dal marito Emanuele e dai figli, ha mostrato alla platea le storiche fasce che Gino Bartali vinse durante la sua carriera, come quella del celebre Tour de France del 1948 che contribuì ad allentare il clima di tensione in Italia dopo l’attentato a Palmiro Togliatti.
Ospite della serata Sesto Ugo Pallotti, che da ragazzino conobbe Bartali durante le corse professionistiche organizzate a Belmonte Piceno. Oggi Pallotti è il più grande collezionista di foto e articoli di giornale dedicati a Bartali e Coppi nelle Marche. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico