Fermo, rivolta dei villaggi turistici «Non vogliamo la tassa di soggiorno»

Fermo, rivolta dei villaggi turistici «Non vogliamo la tassa di soggiorno»
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FERMO - Villaggi turistici del Fermano contro la tassa di soggiorno. «Con viva preoccupazione - si legge in una nota - apprendiamo informalmente l’intenzione di reintrodurre nei Comuni di Fermo, Porto San Giorgio e Porto Sant’Elpidio, l’odiosa tassa di soggiorno, meritoriamente eliminata nel secolo scorso per il suo effetto disincentivante sul turismo oltre che per la sua complicata determinazione e costosa riscossione. Riteniamo utile ricordare che vari Comuni hanno provveduto ad eliminarla dopo averla reintrodotta per i suoi nefasti effetti sui flussi turistici e che nella nostra area si sono verificati eventi tali da suggerire, semmai non l’ennesimo balzello, ma un incentivo a chi arriva. Il nostro è un turismo ben diverso da quello delle grandi città d’arte o dei centri con irresistibili attrazioni, tali da far sopportare al turista di un certo livello reddituale anche la tassa di soggiorno: quello nostrano è da sempre il turismo della classe medio bassa che si rivolge in prevalenza ai campeggi per contenere il costo della vacanza e che ha a disposizione una scelta illimitata di centri vacanzieri fruibili a costi più contenuti. Tra l’altro la totale latitanza delle Amministrazioni Comunali sul piano del miglioramento delle attrattive, degli investimenti e dell’adeguamento delle normative atte a favorire la riqualificazione degli esercizi ricettivi e dell’intera area, dovrebbero spegnere sul nascere tali iniziative. Il sisma dello scorso anno, infine, ha causato un vulnus nell’immagine turistica dei nostri Comuni, in tal modo la tassa di soggiorno avrebbe l’effetto perverso di aggravare un andamento già di per sé negativo, per giunta peggiorato dagli eventi sismici».

 
 
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Corriere Adriatico