Imprese, a Fermo premio alle super predatrici: «Bella sfida ai mercati, ma i titolari sono sempre più anziani»

Imprese, a Fermo premio alle "superpredatrici": «Bella sfida ai mercati, ma i titolari sono sempre più anziani»
FERMO - Imprese al vertice dell’economia nelle Marche premiate al Fermo Forum, si sono ritrovati un centinaio di imprenditori che, è il caso di dirlo, valgono oro....

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FERMO - Imprese al vertice dell’economia nelle Marche premiate al Fermo Forum, si sono ritrovati un centinaio di imprenditori che, è il caso di dirlo, valgono oro. Sono tutte società di capitali. La provincia di Fermo non è una tigre, surclassata dalle altre, in testa Ancona e a seguire Pesaro-Urbino, Ascoli e Macerata allo stesso livello con Ascoli che cresce e Macerata che comincia a rallentare. Sono state premiate 16 società di Ancona, 12 del Pesarese, 8 nell’Ascolano e 8 nel Maceratese, solo 2 fermane: Sigma di Altidona (valore assoluto 2021 tra 50 e 100 milioni) e Picenum Plast di Magliano di Tenna (tra 10 e 50 milioni). 


Il peso


Alvaro Cesaroni di Sigma è consapevole di rappresentare un’eccellenza a livello nazionale e dice che a portare avanti l’azienda adesso è il figlio, la seconda generazione. Non una cosa semplice. Si è parlato, al Fermo Forum, della difficoltà per le seconde e terze generazioni di rimanere al livello delle prime generazioni, nelle imprese di successo, si è anche parlato dell’età media degli imprenditori, 60 anni, fino all’anno scorso era 54 e questo dovrebbe preoccupare perché significa che i giovani investono poco nell’impresa.


La sorpresa


Si è scoperto che il 98% di imprenditori neanche conosce il valore della sua azienda. Conosce il valore della sua casa, della macchina, ma non dell’azienda. Sono 145mila piccole e medie imprese nelle Marche, a conduzione familiare, ne sono state analizzata 8.929 e sono state suddivise in 4 categorie di valore. In fascia 5-10 milioni sono 252 e Ascoli fa la parte del leone, in fascia 10-50 milioni sono 287 e Fermo emerge, in fascia 50-100 milioni sono 31 aziende e dominano Ancona e Pesaro Urbino, oltre i 100 milioni sono 18 che hanno creato un valore di due miliardi, alcune sono andate oltre il 100% di crescita in valore nell’ultimo anno analizzato. Il Best Value Award Marche per la V edizione ha premiato non solo aziende che creano valore ma anche quelle con la maggior resilienza nel quinquennio.


Le numero 1


Imac, King, Rodo Firenza, Minoan Agencies, Scatolificio Vec sono le prime classificate nelle 4 categorie sviluppate dal team “Imprenditore Smart” che promuove la ricerca e la “cultura del valore aziendale”. L’evento organizzato in collaborazione con Banca Mediolanum ha coinvolto oltre 40 aziende vincitrici e un centinaio di imprenditori marchigiani. I calcoli sono in base a criteri finanziari: l’equity value e il suo tasso di variazione rispetto all’anno precedente. Così si individua la migliore performance di crescita, la capacità di creare valore e crescere in maniera sana e finanziariamente sostenibile. L’obiettivo dei ricercatori è dare uno strumento in mano agli imprenditori. «Lo scopo è sensibilizzare sull’importanza di valutare i risultati aziendali – dice Sebastiano Di Diego, ideatore del premio –: sorprende che gli imprenditori non conoscano il valore del loro asset più importante. La maggior parte delle decisioni cruciali dell’imprenditore hanno al centro il valore aziendale. Si pensi all’apertura del capitale, al passaggio generazionale, all’integrazione con altre società o ai rapporti con il mondo finanziario. Vogliamo colmare il gap e riportare al centro della strategia aziendale».


La scelta


Per rendere il confronto il più omogeneo possibile, le imprese sono suddivise in quattro classifiche in base al range di valutazione dell’azienda, associate a quattro grandi superpredatori: Leone (valutazione oltre 100 milioni di euro), Tigre (tra 50 e 100), Pantera (tra 10 e 50), Ghepardo (tra 5 e 10). Sono questi dei predatori alfa, cioè animali che giunti all’età adulta sono al vertice della catena alimentare nel loro ambiente naturale e non sono potenziali prede per nessun’altra specie. Simboleggiano quindi imprese forti e di valore, che si collocano all’apice nel proprio range di valutazione dell’azienda. Quest’anno una nuova categoria è stata introdotta all’interno del Premio. La categoria delle aziende Lupo è riservata alle imprese che hanno saputo migliorare costantemente il proprio valore nell’arco di questo quinquennio. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico