La storia e arrivo del Palio: la Cavalcata entra nel vivo. Tre giorni immersi nella rievocazione in attesa della grande sfida

La storia e arrivo del Palio: la Cavalcata entra nel vivo. Tre giorni immersi nella rievocazione in attesa della grande sfida
FERMO  - La storia di Bianca Maria Visconti, l’arrivo del Palio, la lettura del bando di gara. La Cavalcata dell’Assunta entra nel vivo con tre serate concentrate...

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FERMO  - La storia di Bianca Maria Visconti, l’arrivo del Palio, la lettura del bando di gara. La Cavalcata dell’Assunta entra nel vivo con tre serate concentrate nel prossimo fine settimana. Si parte venerdì con l’arrivo a cavallo della moglie di Francesco Sforza. A dare voce alla nobildonna interpretata da Maria Tomassetti sarà un’attrice che leggerà un testo scritto da Adolfo Leoni.

 
Il regista
«Quando Bianca Maria Visconti arrivò a Fermo, il 22 giugno, si fece una grandissima festa che durò una quarantina di giorni», spiega il regista della Cavalcata. In piazza, i festeggiamenti in onore della duchessa di Milano dureranno solo una sera, ma – assicura Leoni – saranno memorabili. Coi dieci priori che si affacceranno alle finestre del “loro” palazzo e le dame che faranno altrettanto da quelle della biblioteca e dalla loggetta. Lo spettacolo degli alfieri e dei musici racconterà i sette momenti clou della vita di Bianca Maria Visconti, che arriverà a cavallo scortata dai morlacchi, le truppe mercenarie di Francesco Sforza. Per ultimo, sulla facciata della biblioteca, sarà srotolata la bandiera d’assegna, in ricordo della fiera che, nel 1400, si teneva nell’allora piazza San Martino (l’attuale piazza del Popolo), «libera da balzelli e che durava 45 giorni».


L’arrivo del Palio
Domenica sarà la volta dell’arrivo del Palio. Per l’occasione, il Girfalco si trasformerà in un borgo medievale, con l’accampamento dei morlacchi, i piatti cucinati dalle contrade e le botteghe di arti e mestieri delle corporazioni. Sul rettangolo del duomo ci sarà uno spettacolo di armi medievali e, a seguire, l’esibizione della corale della Cavalcata, diretta da Maria Pauri, nata nel 2016 «per valorizzare ancor più l’apparato liturgico» e composta da 35 elementi, fermani e no, che eseguiranno l’inno a Maria Assunta e alcuni canti dedicati alla Vergine. Come da tradizione, il Palio arriverà scortato dal corteo della delegazione di Monterubbiano. Quello di quest’anno, realizzato da Ermanna Seccacini, per Leoni è «spettacoloso».

Il 1° agosto ci si sposta a Torre di Palme in versione medievale. Si parte alle 19 con i tamburini e gli sbandieratori. A seguire, regista e vicepresidenti racconteranno ai presenti la storia della Cavalcata. Poi, spazio alla sfilata e alla lettura del bando. Le tre serate, come detto, saranno animate dai musici e dagli alfieri. «Gli spettacoli non sono solo fatti da bandiere e tamburi, ma da un’anima», spiega il responsabile del Gruppo sbandieratori, Cristian Cinelli. «Per noi – prosegue –, sbandierare non è solo una disciplina tecnica, ma anche un’emozione. Un’arte per far conoscere meglio la storia di Fermo e delle Marche».

Intanto, giovedì alle 18 nella nuova sede della Cavalcata, al piano terra di Palazzo dei priori, sarà inaugurata la mostra “A bottega dal maestro. Carlo Crivelli e la Cavalcata dell’Assunta”. Le ventidue opere su tavola, che resteranno esposte fino al 10 settembre, sono state realizzate dagli alunni del Liceo artistico “Preziotti Licini” «con la tecnica della tempera all’uovo e miniate con foglie d’oro».

 

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Corriere Adriatico