Raccolta della bioplastica, c’è lo sconto per l’utenza: ecco come funziona il servizio

Raccolta della bioplastica, c’è lo sconto per l’utenza: ecco come funziona il servizio
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MONTEGRANARO  - Un passaggio molto importante per migliorare la raccolta differenziata e riciclaggio. E’ stata firmata una convenzione tra l’azienda di Montegranaro So.Eco che serve 16 comuni del Fermano e dell’Ascolano (di questi 4 nel 2021 premio “Rifiuti free”) e Biorepack, consorzio nazionale per il riciclo organico degli imballaggi in plastica biodegradabile e compostabile. 

 

Per la raccolta, trasporto e trattamento insieme all’umido delle bioplastiche compostabili, verranno riconosciuti anche dei corrispettivi. Innanzitutto c’è un aspetto rivolto gli utenti per una migliore differenziazione e che sarà poi adeguato oggetto d’informazione dettagliata per famiglie e nelle scuole, da parte della stessa So.Eco. 

Gli oggetti costituiti dalla cosiddetta “plastica bio”, vanno gettati nel sacchetto dell’organico, in quanto biodegradabile, e non in quello della tradizionale plastica. Ma come fare per riconoscerli? In genere negli imballaggi e anche negli stessi oggetti c’è il marchietto che specifica proprio “bio” o simile. Facilmente lo si trova negli imballaggi dei piatti, posate, bicchieri, poi ci sono le classiche borsette per la spesa che hanno sostituito quelle in plastica classica, che sono riconoscibili per la loro consistenza al tatto e vari altri oggetti.

In questo modo, con l’aggiunta di questi materiali al sacchetto dell’organico, si prevede un aumento notevole della quantità di rifiuti biodegradabili. Ciò sottrae materiali allo smaltimento in discarica o nell’inceneritore e produce compost, un concime naturale, che, diversamente dai fertilizzanti sintetici, restituisce sostanza organica ai terreni. A giovarsene non solo le piante e la produttività agricola, ma anche la lotta al cambiamento climatico contro il riscaldamento globale. Se la differenziazione è fatta bene il consorzio Biorepack potrà riconoscere così al comune e/o gestore, il massimo dei corrispettivi per raccolta, trasporto e trattamento delle bioplastiche compostabili.


Questo sistema di corrispettivi a scalare è essenziale per incentivare una raccolta della frazione umida di maggiore qualità possibile. «La nostra adesione al consorzio – dice Sonia Giuggiolini amministratore unico di So.Eco - è un ulteriore passo verso l’economia circolare. La raccolta differenziata è in continua evoluzione e trasformazione. Comuni e gestori devono essere al passo delle novità». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico