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FERMO - Il centro riparte dalla cultura e dalla Pinacoteca, recentemente risistemata, e inaugurata pochi giorni fa. Ieri s’è svolto l’Open day per i cittadini fermani, che nelle festività potranno godere anche di diverse mostre. Tre ore al mattino, ieri, e altre quattro al pomeriggio, durante le quali i fermani hanno potuto “riabbracciare” le opere d’arte. Per qualcuno sarà stata una riscoperta, per altri una vera e propria scoperta, fatto sta che l’Open day è andato bene sin dall’inizio.
«Ci sono stato al mattino – racconta il sindaco Paolo Calcinaro – e la giornata si è subito mostrata interessante. È stato bello, l’afflusso buono già nella mattinata, con i visitatori ordinati. Iniziative come queste servono anche ad accrescere la consapevolezza di ciascuno, verso le bellezze che la città ha da offrire. Così magari i fermani diventano ambasciatori anche verso i turisti, raccontando quanto visto». Turisti, ma anche colleghi, amici, parenti e magari pure semplici conoscenti.
Per prima è stata recuperata la Sala del Mappamondo, inaugurata il 2 agosto 2018, poi il resto del piano della Sala dei Ritratti e ora, da una settimana anche la Pinacoteca. Torna visibile nella sala del ‘600 il Rubens, tornano visitabili “La Crocifissione” di Vincenzo Pagani e la “Crocefisisone” di Vittore Crivelli, e si possono ancora ammirare le opere di storia locale, gli arazzi, e gli altri dipinti seicenteschi. Non la Madonna col bambino del Pagani e non le tavolette di Jacobello del Fiore. Per quelle, che finiranno nel piano dedicato alle tavole, serve una climatizzazione particolare. «Le somme – spiega Calcinaro – sono a bilancio, faremo i lavori e forse per la prima metà del prossimo anno gli spazi saranno pronti». Nell’attesa, i fermani e no, durante le feste natalizie, potranno arrivare in centro, godere della Pinacoteca e degli altri musei, e magari visitare le numerose mostre.
A cominciare da quelle che sono parte dei festeggiamenti danteschi, e dunque “Descensus ad inferos. I dannati di Dante”, con testi di Giovanni Zamponi e disegni di Paolo Pagliacci, nella Sala degli Incontri di Palazzo dei Priori. Mostra aperta fino all’8 dicembre dal martedì alla domenica, dalle 16 alle 19. Stesso orario, a cui si aggiunge il mattino su prenotazione, per “L’Italia di dante. Viaggio nell’antica cartografia della penisola”: fino al 19 dicembre nella chiesa di San Filippo sono esposte le cartografie della collezione di Gianni Brandozzi. Sempre a tema dantesco, i volumi stampati dal XV al XIX secolo, conservati nella biblioteca, sono esposti nella Sala del Mappamondo, fino al 30 gennaio 2022: dal martedì alla domenica dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19. Mercoledì 8 dicembre, e fino al 2 febbraio, in Duomo ci sarà la mostra di presepi “Puer natus est”, organizzata dalla Diocesi, a cura di Andrea Pistolesi e poi sarà protagonista il Terminal Dondero. L’11 dicembre aprirà (fino al 16 gennaio) la mostra fotografica a cura di Monja Ercoli “Fermo visioni extra ordinarie”.
Un mese e mezzo circa, dal 17 dicembre, anche per i disegni e le caricature di Danilo Interlenghi, esposti in biblioteca. Durerà, infine, dalla vigilia di Natale all’Epifania il concorso di arte presepiale di Contrada San Martino. Sarà anche la cultura, quindi, a trainare il Natale fermano e la ripresa del centro. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico