Accoltellò un giovane a LidoTre Archi: algerino denunciato dai carabinieri

Accoltellò un giovane a LidoTre Archi: algerino denunciato dai carabinieri
FERMO  - Secondo le accuse è un algerino classe 1996, senza fissa dimora in Italia, l’autore dell’accoltellamento avvenuto il Primo maggio scorso a Lido...

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FERMO  - Secondo le accuse è un algerino classe 1996, senza fissa dimora in Italia, l’autore dell’accoltellamento avvenuto il Primo maggio scorso a Lido Tre Archi, individuato al termine delle indagini condotte dai carabinieri di Porto San Giorgio, col supporto della sezione operativa del Nucleo operativo radiomobile.

 

Il giovane è stato deferito per lesioni personali aggravate e porto ingiustificato di oggetti atti ad offendere. Per accertare l’identità dell’uomo, i militari hanno visionato a ripetizione le immagini raccolte dai sistemi di videosorveglianza pubblica e privata presenti nel quartiere. Preziose anche alcune testimonianze di persone informate sui fatti. 


I fatti


Il fattaccio è avvenuto nel pomeriggio della festa dei lavoratori. Gli inquirenti sono convinti che l’alterco sia nato per liti legate al traffico di droga. L’algerino avrebbe colpito il rivale con un fendente al fianco sinistro, utilizzando un coltello che aveva a disposizione, per poi dileguarsi prima dell’arrivo delle pattuglie. Il ferito è stato trasportato all’ospedale Torrette di Ancona. Ha riportato lesioni non particolarmente gravi, che ne hanno consentito le dimissioni con una prognosi di 20 giorni.

Subito sono state avviate le ricerche, sentiti alcuni testimoni che si trovavano nei paraggi quando si è consumata l’aggressione. Le telecamere hanno permesso infine di individuare gli spostamenti del nordafricano e la fuga dopo la colluttazione. Lido Tre Archi rimane centrale nelle attività di prevenzione e repressione del crimine nella provincia fermana, con un presidio costante delle forze di polizie, teso a restituire tranquillità ad una zona da sempre critica per la pubblica sicurezza. Dall’Arma si sottolinea la ferma volontà di continuare ad operare a tutela dei cittadini, insieme all’appello alla popolazione a garantire collaborazione. Importante, come nel caso appena risolto, condividere ogni informazione utile che possa contribuire ad individuare i responsabili di condotte criminali.

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Corriere Adriatico