Fermo, il catasto trasloca da S.Caterina Servizi ridotti e nuova sede vicino la Steat

Fermo, il catasto trasloca da S.Caterina Servizi ridotti e nuova sede vicino la Steat
FERMO - Da oggi gli uffici della conservatoria e catasto di via Trieste 43, in zona Santa Caterina, si trasferiranno nei locali dell’Agenzia delle entrate. Nuova sede nella...

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FERMO - Da oggi gli uffici della conservatoria e catasto di via Trieste 43, in zona Santa Caterina, si trasferiranno nei locali dell’Agenzia delle entrate. Nuova sede nella struttura di recente costruzione in via Salvo d’Acquisto, vicino al deposito Steat. Si tratta di un trasferimento necessario dopo che l’Inps ha dato lo sfratto ma anche conveniente visto che, dopo la spesa iniziale del trasloco, la conservatoria e catasto entrando in possesso di suoi locali di proprietà non sarà più costretta a pagare l’affitto.


Nei locali dell’Agenzia il catasto troverà ora nuovi e ampi spazi, è qui infatti che da oggi saranno erogati tutti i servizi. Peccato però, e questa è la nota più che negativa, che Fermo per il catasto risulta ancora essere un Comune della Provincia di Ascoli Piceno. E quindi in termini pratici vuol dire che il cittadino per ogni accatastamento o frazionamento deve ancora rivolgersi ad Ascoli.

Ovvero, tra i tanti uffici provinciali che dovevano arrivare con la nuova provincia di Fermo c’era anche quello provinciale del catasto che però non è mai stato attivato.

Come in tutte le cose, anche se nessuno ne fa cenno, le responsabilità ci sono e chiamano in causa prima di tutto gli amministratori locali. Prima tra tutti la Provincia e poi il Comune che non sono riusciti in tutti questi anni (se ci hanno mai provato) a far attivare a Fermo un ufficio provinciale del catasto e della conservatoria, come d’altra parte hanno tutti i capoluoghi di provincia della regione a vantaggio dei propri residenti.

Una sorta di peccato originale che la provincia fermana, soddisfatta per anni solo delle cariche politiche, deve oggi invece scontare perché quei servizi essenziali che dovevano invece rendere più agevole l’amministrazione e lo sviluppo di un territorio non sono mai arrivati. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico