Ricatti hard e vendite taroccate, allarme truffe nel Fermano. «Fra le vittime anche tanti giovanissimi»

Ricatti hard e vendite taroccate, allarme truffe nel Fermano. «Fra le vittime anche tanti giovanissimi»
FERMO - Crescono nel Fermano le segnalazioni legate alle truffe online. Si tratta spesso di false vendite di prodotti ma anche di ricatti a luci rosse legati alla richiesta di...

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FERMO - Crescono nel Fermano le segnalazioni legate alle truffe online. Si tratta spesso di false vendite di prodotti ma anche di ricatti a luci rosse legati alla richiesta di amicizia sui social da parte di qualche bella ragazza. Decine i casi segnalati fra la fine della scorsa estate e le settimane in corso. Per quanto riguarda i ricatti sessuali, la vittima viene adescata con foto sui social più gettonati. Una volta che si accetta l’amicizia, viene chiesto di avviare una conversazione con una chat dal vivo durante la quale la ragazza appare molto disponibile, chiedendo al nuovo contatto di continuare la conversazione a distanza utilizzando la videocamera del pc per filmarsi mentre pratica atti sessuali. Poi fa sapere che il video è registrato e, per non diffonderlo, chiede di essere pagata. 


Il video


Un trucchetto noto ma, a quanto pare, c’è ancora chi ci casca. Per questo la prima raccomandazione delle forze dell’ordine è non accettare mai amicizie sospette sul web. Si tratta spesso di persone più in là con l’età, ma non mancano i ventenni a caccia di avventure. «Ormai molti ragazzi - ci dice un esponente delle forze dell’ordine - sono a disagio nei rapporti con l’altro sesso e cercano alternative sulla rete». Fra le altre segnalazioni quelle sulle truffe legate alla richiesta di denaro per aiutare un famigliare malato che magari deve sottoporsi a un’operazione chirurgica molto costosa o effettuare cure particolari e la compravendita di auto o altri prodotti tramite piattaforme molto conosciute: inducono acquirenti o venditori a fidarsi. In questo caso molte le segnalazioni pervenute nelle ultime settimane soprattutto dalla zona calzaturiera. Attenzione a chi chiede di effettuare l’operazione tramite uno sportello bancomat: in questo caso si va per prelevare la somma richiesta per un oggetto messo in vendita e, invece, dall’altro capo del telefono guidano la vittima a digitare i codici segreti e accreditare suo malgrado la somma richiesta sul conto corrente di uno sconosciuto. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico