Raggiri al telefono dei falsi nipoti, doppio colpo a Fermo da 15mila euro ma i carabinieri arrestano i truffatori

Raggiri al telefono dei falsi nipoti, doppio colpo a Fermo da 15mila euro: ma i carabinieri arrestano i truffatori
FERMO - Occhio alla truffe, le segnalazioni sono in aumento e a finire nel mirino dei malviventi sono spesso i più anziani che si accorgono del raggiro quando è...

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FERMO - Occhio alla truffe, le segnalazioni sono in aumento e a finire nel mirino dei malviventi sono spesso i più anziani che si accorgono del raggiro quando è troppo tardi. Stavolta a finire nel mirino dei carabinieri sono due napoletani, ora ai domiciliari per truffa aggravata. In azione i militari dell’Arma di Fermo, i casi riguardano due anziani del posto di 81 e 88 anni.

 


I particolari


Nel primo caso la vittima è stata contattata per telefono da una persona che, spacciandosi per suo nipote, le ha chiesto del denaro per una multa emessa dalla Questura, soldi con i quali avrebbe evitato l’arresto. Poco dopo lo stesso anziano è stato contattato da un altro soggetto che, presentatosi come operatore della Questura, gli ha riferito la somma da versare e detto che sarebbe arrivato a prelevarla un incaricato a domicilio.

L’anziano, dopo aver raccolto alcuni oggetti in oro custoditi in casa e una somma consistente, è sceso in strada consegnando tutti i suoi risparmi al giovane sconosciuto che l’attendeva sotto l’abitazione. Nel secondo caso, quello dell’88enne, l’uomo è stato contattato per telefono da un soggetto che, dopo avergli riferito di una sanzione pecuniaria a carico del nipote, per un importo di 6mila euro, gli ha anticipato che di lì a breve sarebbe stato raggiunto da un dipendente delle Poste incaricato del ritiro. L’anziano ha racimolato circa 3mila euro e poi li ha consegnati al falso addetto.


Il passato


Ad agire, secondo quanto ricostruito dai carabinieri, sono stati due pregiudicati napoletani di 26 e 48 anni, pizzicati dopo l’ analisi dei filmati dei sistemi di videosorveglianza grazie ai quali è stata rintracciata l’auto in uso ai criminali, una Fiat Cinquecento. I due sono stati fermati e perquisiti sull’A14 dalla polizia autostradale mentre erano già sulla strada per tornare in Campania. Sono stati trovati in possesso degli oggetti d’oro e di circa 15mila euro: soldi e monili erano stati nascosti nel dispositivo delle cinture di sicurezza. Il denaro è stato sequestrato e ora è in attesa di essere restituito alle vittime. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico