Fermo, «Lei è indagato per reati sessuali»: i finti carabinieri gli truffano 17mila euro per "archiviare tutto"

Fermo, «Lei è indagato per reati sessuali»: i finti carabinieri gli truffano 17mila euro per "archiviare tutto"
MONTE SAN PIETRANGELI - Si fingono carabinieri e convincono un ignaro cittadino di essere sotto inchiesta per reati sessuali, riuscendo così a scucirgli più di...

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MONTE SAN PIETRANGELI - Si fingono carabinieri e convincono un ignaro cittadino di essere sotto inchiesta per reati sessuali, riuscendo così a scucirgli più di 17mila euro. Ma finiscono nella rete dei carabinieri veri e vengono denunciati per la truffa telematica. I militari di Fermo, negli ultimi gironi, hanno denunciato ben 5 truffatori online.

Monte San Pietrangeli

A Monte San Pietrangeli i Carabinieri hanno denunciato in concorso per truffa una coppia di napoletani che hanno convinto la vittima ad accreditare loro, con tre differenti bonifici, l’importante cifra di 17.600 euro. In particolare la coppia di truffatori, inviando alcune e-mail al malcapitato, era riuscita a far credere allo stesso di essere indagato per reati a sfondo sessuale e che avrebbe dovuto versare tale somma a titolo di cauzione, per archiviare il procedimento penale. I due truffatori, peraltro abbastanza maldestri, avevano inviato delle mail spacciandosi per un ufficio dei Carabinieri.

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Le altre truffe

I militari di Porto San Giorgio hanno denunciato una napoletana, identificata come autrice di un’inserzione su una piattaforma di vendita online di una consolle per giochi di circa 200 €. Una volta contattata dall’acquirente interessato riusciva a incassare la cifra richiesta, senza tuttavia inviare quanto promesso e rendendosi poi irreperibile.

I Carabinieri di Falerone che hanno identificato e denunciato un giovane palermitano il quale, fingendosi operatore di Poste Italiane, con il pretesto di dover mettere in sicurezza il conto corrente postale di una residente, era riuscito a far eseguire alla vittima due bonifici per complessivi 2.000 € rendendosi poi irreperibile.

 Un’altra analoga truffa sempre a Porto San Giorgio dove i militari hanno denunciato un altro giovane napoletano, pregiudicato. Quest’ultimo mediante vari raggiri aveva inviato alla vittima un SMS con mittente Poste Italiane con cui comunicava anomalie sul conto corrente, fornendo un link di contatto per accedere al sito di Poste e seguire le procedure indicate. Successivamente contattava telefonicamente la vittima inducendola a inserire i dati della carta di credito incassando circa 800 euro.

 

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Corriere Adriatico