Maxi blitz a Tre Archi, i cani sequestrati sono già tornati nel quartiere fermano. I residenti: «Serve un presidio di polizia»

Maxi blitz a Tre Archi, i cani sequestrati sono già tornati nel quartiere fermano. I residenti: «Serve un presidio di polizia»
FERMO - Cani pericolosi in giro per Lido Tre Archi, dopo il maxi blitz di venerdì sono di nuovo liberi. L’intervento coordinato dalla Questura è stato ad alto...

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FERMO - Cani pericolosi in giro per Lido Tre Archi, dopo il maxi blitz di venerdì sono di nuovo liberi. L’intervento coordinato dalla Questura è stato ad alto impatto ma i rottweiler sono stati dissequestrati. Se due donne hanno intestato un allevamento di cani detenuti da un soggetto pericoloso che usa quei cani per aggredire, qualcosa a monte non funziona. L’appartamento che era stato sgomberato sarebbe tornato occupato e i residenti che hanno denunciato ora hanno paura. «Non sono trascorse 72 ore che Tre Archi è tornata quello prima del blitz - dicono Renzo Paccapelo di Confabitare e Gabriele Voltattorni del comitato Corta - un locale al 1°piano Scala C condominio R2 è stato rioccupato da soggetti dediti alla criminalità e sono ricomparsi i cani.

 

Lo stato d’animo dei residenti è di scoramento aggravato dal fatto che, per intervenire la Questura giustamente chiede la denuncia del proprietario dell’immobile. Una trafila burocratica che avvantaggia solo i malviventi. E’ necessario il presidio fisso di polizia di fronte alla sfida prepotente allo stato di diritto. Il predominio delle bande sul quartiere produrrà la fuga dei residenti con la caduta del prezzo delle case che diventano prede della criminalità. Chi ha consentito di domiciliare a Tre Archi tanti malavitosi? Chi si emoziona dovrebbe dimettersi». Il riferimento è al vicesindaco Mauro Torresi. Corta e Confabitare ricordano che nessun provvedimento è stato preso per verifiche sulle domiciliazioni di pregiudicati, né ci sono state verifiche su operazioni di rilascio delle residenze, né controlli su amministrazioni condominiali, né per le occupazioni. Quindi «i blitz delle forze dell’ordine non intaccano il tessuto criminale. Quattro anni fa Corta con Confabitare ed Sos Utenti sottoscrissero un memorandum sicurezza «gettato alle ortiche. Perché non si può organizzare un presidio con un vigile di quartiere, che prima c’era e che è stato soppresso?».

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Corriere Adriatico