Fermo, ancora occupazioni abusive a Tre Archi. Cresce la rabbia dei proprietari

Fermo, ancora occupazioni abusive a Tre Archi. Cresce la rabbia dei proprietari
FERMO - Occupazioni abusive, spaccio e furti a Lido Tre Archi, una quindicina di nordafricani tra i 16 e i 23 anni stanno scombinando il quartiere dalla scorsa estate ma con le...

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FERMO - Occupazioni abusive, spaccio e furti a Lido Tre Archi, una quindicina di nordafricani tra i 16 e i 23 anni stanno scombinando il quartiere dalla scorsa estate ma con le restrizioni anti Covid stanno esagerando. I residenti hanno paura. Tra serrature scardinate e porte sfondate sono stati danneggiati sei appartamenti in un condominio di via Mattarella. Il sindaco Paolo Calcinaro prepara le ordinanze per sigillare e mettere in sicurezza i locali, i residenti segnalano ma non basta. Ieri notte in via Nenni due persone hanno tentato un’occupazione. Sono partite le segnalazioni al 113, è intervenuta la questura. C’è stato un inseguimento, i fuggiaschi si sono arrampicati su per le inferriate di un palazzo in ristrutturazione e sono spariti. 


Troppi locali sono alla mercé di irregolari senza tetto che vivono nell’illegalità. Si è radicato un sistema delle occupazioni. Nei giorni del “restate tutti a casa” i residenti segnalano ad ogni rumore e cominciano seriamente a preoccuparsi i proprietari delle case per le vacanze. Anche loro non possono muoversi, dunque non possono controllare le loro proprietà. A proposito dell’appartamento sgomberato due mesi fa, il proprietario aveva commissionato una porta blindata a un artigiano per mettere in sicurezza l’uscio ma il locale è rimasto aperto, in balia degli intrusi. I proprietari per tutelarsi possono querelare e chiedere l’intervento della polizia ma quasi sempre sono gli ultimi a sapere cosa accade a 500/600 km di distanza da dove vivono. I condomini hanno difficoltà a segnalare, confinati come sono tra le quattro mura. Le forze dell’ordine sono impegnate su più fronti ma devono fare attenzione, anche carabinieri e agenti sono a rischio contagio.  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico