Discarica di San Biagio, si può andare avanti. Un ampliamento consentirà di smaltire ancora i rifiuti locali

La discarica di San Biagio
FERMO - Un nuovo ampliamento grazie a un sormonto nella discarica di San Biagio, da realizzare in circa 90 giorni, consentirà di poter andare avanti almeno un altro paio di...

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FERMO - Un nuovo ampliamento grazie a un sormonto nella discarica di San Biagio, da realizzare in circa 90 giorni, consentirà di poter andare avanti almeno un altro paio di anni nella gestione dei rifiuti. Ora c’è la certezza di poter attuare questo intervento, dato che di recente è stato approvato il piano d’ambito per la gestione dei rifiuti.

 

L'ok è arrivato dalla Regione 
«La Regione ha dato l’ok – spiega il presidente della Provincia Michele Ortenzi – una volta approvato possono essere fatti i lavori per questo sormonto. Ciò farà sì che non si esaurisca lo spazio e quindi non si debba ricorrere alla stipula di accordi con altre discariche esterne per la gestione dei rifiuti. Una lunga procedura, iniziata con la passata amministrazione provinciale». Quello che si conta di fare, è il terzo sormonto, spiega l’assessore comunale all’Ambiente del comune di Fermo, Alessandro Ciarrocchi. «Si tratta – dice – di una sopraelevazione per allargarci almeno per un altro paio di anni. Dopo questo terzo ampliamento tramite sormonto se ne potrà fare al massimo un altro». All’orizzonte però c’è un altro progetto, «il più importante», lo definisce l’ingegnere Alberto Paradisi, presidente dell’Asite. Si tratta della nuova discarica che si dovrà realizzare nell’area Camacci. «È il progetto più importante – prosegue Paradisi - però i tempi per averlo sono lunghi, ecco perché è importante, nel frattempo procedere con il sormonto».

I tempi per l’area Camacci però, oltre a essere lunghi a oggi sono incerti, e quindi impossibili da poter quantificare. «Noi – spiega il presidente Asite – siamo in “continua autorizzazione” ambientale, in costante lavoro con la Provincia. Questo perché siamo soggetti al piano per la gestione dei rifiuti». Quello approvato da poco, che per la gestione ambientale e dei rifiuti, è un po’ come il piano regolatore per gli strumenti urbanistici di una città. Procedura lunga, si diceva, per la quale già è arrivato il primo ok, relativo alla valutazione di impatto ambientale. «Il passo successivo – prosegue Paradisi - sarà quello dell’Aua». Ovvero dell’autorizzazione unica ambientale. Si tratta quindi di avere una nuova discarica con un nuovo impianto, cosa molto più onerosa rispetto ai sormonti, sia per i lavori da compiere che, come visto, per le procedure. E non è detto che nel frattempo il piano d’ambito per la gestione dei rifiuti non debba essere modificato. «È molto meno oneroso – spiega ancora il presidente Asite – procedere con il citato sormonto, per altri due anni, e la soluzione sarà adottata finché ci saranno le condizioni e la normativa lo consentirà». 


Gli impianti


E se non fosse stato possibile il sormonto, gli spazi si sarebbero esauriti in pochi mesi. Intanto si attende di conoscere il destino del progetto per la realizzazione del biodigestore, progetto che già ha avuto la valutazione di impatto ambientale e l’Aua e per il quale l’amministrazione comunale, nei mesi scorsi, ha partecipato a uno dei bandi Pnrr per un finanziamento di circa 20 milioni. «Per questo – chiude l’assessore Alessandro Ciarrocchi – attendiamo risposta. Da quello che si sa i risultati dovrebbero arrivare entro il prossimo 30 settembre. Allora vedremo cosa fare».  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico