Fermo, il giudice dà venti minuti di tempo agli infermieri per vestirsi sul lavoro

Fermo, il giudice dà venti minuti di tempo agli infermieri per vestirsi sul lavoro
FERMO - Il NurSind, il sindacato delle professioni infermieristiche, vince il contenzioso per il riconoscimento dei minuti per indossare la divisa da lavoro contro l’Area...

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FERMO - Il NurSind, il sindacato delle professioni infermieristiche, vince il contenzioso per il riconoscimento dei minuti per indossare la divisa da lavoro contro l’Area Vasta 4 Fermo. È iniziato tre anni fa il percorso che NurSind ha attivato per far riconoscere agli infermieri dell’Area Vasta 4 di Fermo il riconoscimento nel computo dell’orario di lavoro del tempo per indossare la divisa di lavoro. Il 10 maggio la svolta con la pubblicazione della sentenza dalla Corte d’Appello delle Marche n.209/2018 che ha riconosciuto agli infermieri che hanno ricorso con NurSind, il tempo di vestizione. Il ricorso è stato preparato dai legali in collaborazione con il Sindacato delle professioni infermieristiche, che ha avuto cura di raccogliere testimonianze e documenti.

«Nel primo grado - riferisce Gianluca De Paolis, dirigente aziendale Nursind Fermo - il tribunale di Fermo aveva archiviato la richiesta con delle motivazioni insoddisfacenti. Ora l’Area Vasta 4 di Fermo è tenuta a riconoscere 20 minuti al dipendente per indossare e togliere la divisa da lavoro, ed ai 46 ricorrenti verranno conteggiati anche gli arretrati degli ultimi 5 anni».
Afferma De Paolis di essere soddisfatto per la vittoria di questa causa, «in quanto è un sacrosanto diritto che doveva essere riconosciuto e che è stato previsto nel nuovo contratto di lavoro».
E ancora: «Questo testimonia il fatto che noi del sindacato degli infermieri abbiamo un occhio sempre proiettato al futuro per tutelare i diritti della categoria. La segreteria provinciale di Ascoli- Fermo NurSind ringrazia i partecipanti al ricorso per la fiducia dimostrata», conclude De Paolis. Insomma, grazie a questa sentenza gli infermieri hanno avuto riconosciuto un diritto rivendicato con forza. 
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Corriere Adriatico