FERMO- Cinque richieste di patteggiamento, sette di rito abbreviato, uno ancora latitante e una posizione stralciata per effetto di una eccezione di nullità sollevata...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Presenti molti avvocati tra cui De Minicis, Giordani, Monaldi, Bartolini, Restuccia, Marziali. Il giudice ha rinviato a novembre per decidere sulle richieste dei difensori degli imputati alcuni dei quali sono in carcere. L’indagine era partita dalla denuncia di una madre che si è rivolta ai carabinieri che svelarono i rifornimenti di droga tra Bologna, Napoli e Caserta.
Gli stupefacenti ingoiati o inseriti nel retto per sfuggire ai controlli e per non farsi scoprire i pusher all’ingrosso prendevano i normali pullman di linea per Roma e Napoli. I primi passi dell’inchiesta risalgono all’estate di due anni fa, quando una madre disperata, con la famiglia ridotta sul lastrico per le continue spese del figlio, si è rivolta ai carabinieri della stazione di Porto Sant’Elpidio. Nella rete finirono quattro italiani, fra cui due donne, e otto nordafricani. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico