Fermo, museo, biblioteca e verde per l'ex stazione di Santa Lucia

Il progetto presentato da Lorenzo Trentuno
FERMO - Si è tenuto all'Hotel Astoria il primo incontro del ciclo “Laboratorio Stazione, salviamo l’area ex-Faa di Fermo Santa Lucia”, promosso dalla...

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FERMO - Si è tenuto all'Hotel Astoria il primo incontro del ciclo “Laboratorio Stazione, salviamo l’area ex-Faa di Fermo Santa Lucia”, promosso dalla sezione Italia Nostra di Fermo in collaborazione con Lorenzo Trentuno, laureando in Ingegneria Edile-Architettura presso l’Università Politecnica delle Marche.


Elvezio Serena, presidente della sezione locale di Italia Nostra, in apertura ha presentato l’iniziativa evidenziando l’impegno dedicato con costanza dall'associazione al recupero della Ferrovia Adriatico-Appennino e il crescente interesse che questo tema suscita in molti giovani. Quest’anno, inoltre, la sezione di Italia Nostra festeggerà il ventennale di presenza a Fermo e nel Fermano, grazie al sostegno degli associati e di quanti hanno contribuito in vario modo alle attività realizzate.

Trentuno è entrato nel merito della discussione, con la illustrazione del lavoro svolto finora avvalendosi del supporto del relatore Paolo Bonvini. Lo studente ha prima mostrato delle analisi di approfondimento urbanistico su Fermo e sul percorso urbano dell’ex ferrovia. Ha fatto notare come l’area oggetto di studio, una volta considerata lontana dal centro, sia oggi in una posizione strategica fondamentale, una sorta di zona-cuscinetto tra il tessuto storico delimitato dalle mura quattrocentesche e la campagna che lo fronteggia.


Trentuno ha poi presentato vari approcci progettuali: da quello più conservativo, in cui vengono tutelati e ristrutturati tutti i manufatti presenti, a quello più “interventista” in cui viene attribuito un valore storico solamente al fabbricato della stazione e all’adiacente chiosco. In conclusione ha presentato anche varie proposte inerenti le funzioni che potranno essere ospitate nel complesso: da un museo della ferrovia e dei trasporti a una biblioteca storico-tematica; da una o più sale conferenza ad un laboratorio delle idee, cui vanno aggiunte delle aree verdi, degli spazi attrezzati per le scolaresche e per i più piccoli, e dei parcheggi. 
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Corriere Adriatico