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FERMO - Per strada, è tutta una sfilza di manifesti colorati. Sui social, ogni giorno esce fuori una locandina o un evento nuovo. Agosto in provincia di Fermo è tornato in grande spolvero. E tra le iniziative di quest’estate bollente c’è solo l’imbarazzo della scelta. Per feste e sagre questo è davvero il tempo della ripartenza. Della normalità tanto attesa. Dello stare insieme. Pasta, pesce, carne e chi più ne ha più ne metta. E, poi, musica, canti e balli. Senza più regole anti Covid. Senza le prenotazioni obbligatorie e gli ingressi un po’ alla volta. Da adesso in avanti, insomma, di motivi per uscire di casa e passare una serata fuori ce ne saranno a bizzeffe.
Il territorio
Dal mare alla montagna, il Fermano si colora di gazebo, panche e tavolini. L’aria si riempie del fumo delle cucine mobili e dei piatti appena sfornati.
La manifestazione organizzata da La Robbia Asd, in collaborazione con la Pro Loco, si terrà in centro storico. Il Comune della Valdaso sarà protagonista anche dei giorni successivi con la 28esima Sagra delle tagliatelle fritte, in programma a Rubbianello, location sperimentata già l’anno scorso, dall’8 al 14 agosto. L’8 e il 9 a Monsampietro Morico torna l’appuntamento con Lo magnà de ‘na ota. Mentre, dal 7 al 10, in piazza del Popolo a Fermo spazio alle Hostarie, le taverne medievali organizzate dalle contrade della Cavalcata dell’Assunta. Tanti eventi in calendario, quindi, e tanti ce ne saranno da qui a fine estate. Per divertirsi e stare insieme, anche a tavola.
Le regole
Ma niente regole anti Covid, spiega Quinto Sagripanti, non significa liberi tutti. «È ovvio – dice il presidente dell’Unpli Fermo-Ascoli – che bisogna stare attenti perché, purtroppo, non è ancora tutto finito. Bisogna evitare assembramenti e gestire le manifestazioni in modo che non ci siano file alle casse. Non si può abbassare la guardia. Servono senso civico e di responsabilità sia da parte delle associazioni che organizzano le manifestazioni sia parte della gente che partecipa». Le prossime, perciò, saranno settimane clou che, per forza di cose, incideranno sull’andamento dei contagi. «Sappiamo – spiega il presidente interprovinciale delle Pro Loco – che i numeri non ci fanno stare ancora tranquilli, perciò è necessario adottare tutti gli accorgimenti necessari per evitare che la gente stia troppo vicina e che il virus si diffonda». Ma a prevale è l’ottimismo «Le Pro Loco – conclude Sagripanti – hanno veramente voglia di ripartire e le persone che arrivano da due anni di restrizioni hanno voglia di tornare a stare insieme. Lo dimostrano i risultati delle manifestazioni che ci sono già state». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico