Fermo, nuovo regolamento per abbellire il centro storico

FERMO - Si stringono i tempi, entro il prossimo anno verrà approvato in via definitiva il regolamento dell’arredo urbano (Rau) che rivoluzionerà...

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FERMO - Si stringono i tempi, entro il prossimo anno verrà approvato in via definitiva il regolamento dell’arredo urbano (Rau) che rivoluzionerà l’immagine del centro storico di Fermo, rendendolo più armonico e uniforme eliminando quegli elementi d’arredo discordanti. Un intervento atteso da anni e che da anni era chiuso nel cassetto del Comune. L’assessore Francesco Nunzi in accordo con il sindaco Paolo Calcinaro ha deciso di tirarlo fuori da dove era tenuto nascosto, adeguarlo alle normative vigenti e integrarlo con le dovute modifiche. «Alla fine ne è scaturito un testo che mira a tutelare gli elementi caratteristici architettonici del centro cittadino. Conto di portare il testo del Rau al prossimo Consiglio Comunale previsto per metà dicembre, in questa data il testo verrà adottato dopodiché si passerà alla fase due, l’approvazione. - spiega l’assessore all’urbanistica Nunzi- Il regolamento segue la stessa procedura delle varianti urbanistiche, perché difatti questo è, tenendo conto anche delle osservazioni mosse. Non ci sono state modifiche al testo finora, dall’incontro con i commercianti e la cittadinanza che abbiamo fatto qualche mese fa a San Martino è emersa totale condivisione, anzi in molti hanno manifestato interesse e soprattutto non vedevano l’ora di un tale provvedimento. L’unica richiesta avanzata è stata quella relativa all’adeguamento del Comune, li abbiamo tranquillizzati dicendo che nel testo sono chiaramente specificati gli obblighi a carico dell’amministrazione pubblica (cavi elettrici, segnaletica, illuminazione, cartellonistica)».

Il Rau, insieme al nuovo piano spiaggia, è il primo esercizio in cui si è cimentato l’ufficio urbanistica pochi mesi dopo l’insediamento, è la colonna portante della politica urbanistica dell’amministrazione Calcinaro, che si vuole caratterizzare per il rispetto e la tutela dell’ambiente.

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Corriere Adriatico