FERMO - Il medico di base gli aveva prescritto un esame barrando la lettera “b” che in base alla legge regionale sta per breve ovvero prestazioni da erogare...
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«A nulla sono valse le mie rimostranze - racconta Lamberti -. Il 6 marzo scorso il mio medico mi ha prescritto una radiografia all’addome completa e nella stessa giornata, considerata l’urgenza, dopo aver tentato di prenotare il predetto accertamento, mi è stata comunicata l’impossibilità di procedere alla prenotazione prima del 28 aprile. Visto tuttavia che l’esame era non differibile sono andato privatamente a farlo. Prima ho mandato una lettera al direttore generale dell’azienda sanitaria di Fermo per chiedere che la prestazione doveva essere fornita in regime di attività libero professionale intramuraria con onere a carico del servizio sanitario. Siccome però nessuno mi ha fatto sapere nulla, sono andato in una clinica privata e chiedo a questo punto il rimborso di quanto ho speso». Non solo. Lamberti racconta anche un altro episodio: «Prenotando una colonscopia per mia moglie, questa volta non urgente, sapete per quando mi hanno dato appuntamento? Per il 17 gennaio 2019!». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico