Fermo, radiografia dopo 53 giorni «Costretto ad andare dal privato»

Fermo, radiografia dopo 53 giorni «Costretto ad andare dal privato»
FERMO -  Il medico di base gli aveva prescritto un esame barrando la lettera “b” che in base alla legge regionale sta per breve ovvero prestazioni da erogare...

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FERMO -  Il medico di base gli aveva prescritto un esame barrando la lettera “b” che in base alla legge regionale sta per breve ovvero prestazioni da erogare entro 10 giorni per situazioni passibili di aggravamento in tempi brevi. Recandosi al Cup per avere l’appuntamento l’amara sorpresa: nonostante la lettera e l’urgenza della prestazione, ovvero una radiografia completa dell’addome con contrasto paramagnetico, l’appuntamento è fissato per il 28 aprile alle ore 8.30. Cinquantatre giorni dopo la richiesta del medico, altro che i dieci giorni previsti dalla legge! Protagonista di questa vicenda è il cavalier Guglielmo Lamberti di Fermo che ora minaccia anche di adire le vie legali visto che, proprio per l’impossibilità di avere la prestazione garantita dal servizio sanitario, è dovuto andare in una clinica privata sborsando di tasca propria ben 202 euro. E pensare che quella radiografia, se fatta nei termini di legge, sarebbe invece stata per lui gratuita.


«A nulla sono valse le mie rimostranze - racconta Lamberti -. Il 6 marzo scorso il mio medico mi ha prescritto una radiografia all’addome completa e nella stessa giornata, considerata l’urgenza, dopo aver tentato di prenotare il predetto accertamento, mi è stata comunicata l’impossibilità di procedere alla prenotazione prima del 28 aprile. Visto tuttavia che l’esame era non differibile sono andato privatamente a farlo. Prima ho mandato una lettera al direttore generale dell’azienda sanitaria di Fermo per chiedere che la prestazione doveva essere fornita in regime di attività libero professionale intramuraria con onere a carico del servizio sanitario. Siccome però nessuno mi ha fatto sapere nulla, sono andato in una clinica privata e chiedo a questo punto il rimborso di quanto ho speso». Non solo. Lamberti racconta anche un altro episodio: «Prenotando una colonscopia per mia moglie, questa volta non urgente, sapete per quando mi hanno dato appuntamento? Per il 17 gennaio 2019!». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico