FERMO - Questura sì, ma con quali numeri? È l’ennesima concessione a metà per la nuova Provincia? A chiederselo, e chiederlo a chi di dovere, è...
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«In un mondo perfetto - dice D’Eramo - sarebbe ovvio trasferire un cospicuo numero di dipendenti tali da assicurare il funzionamento di questa struttura affinché l’apertura non appaia una mera propaganda. Ma il mondo della polizia non è quasi mai perfetto, tanto che siamo venuti a conoscenza che il ministero dell’interno intende trasferire poche decine di dipendenti presso la questura e un numero di poco più di un palmo di una mano presso la sezione di polizia stradale. A tutti gli effetti una bufala colossale questa questura, che cambierà nome senza cambiare funzioni».
Per far capire ai cittadini quali numeri servano per il corretto funzionamento di una questura, D’Eramo ricorda che ad Ascoli è di circa 160 unità e, ad esempio, a Isernia, una delle più piccole questure d’Italia, circa 140. «La questura di Fermo - riprende - che oggi si compone di poco più di 60 dipendenti aprirà con un numero ben al di sotto di queste due questure. Interpellato, il questore di Ascoli e Fermo, Luigi De Angelis, ha assicurato che il ministero metterà in campo un congruo numero di uomini. Ma noi non ci fidiamo.
«Se fossero vere le nostre fonti sul numero di uomini da inviare, sarebbe una vera follia immaginare, anche solo lontanamente, che una questura possa assicurare un’ordinaria turnazione di volante per il controllo del territorio e al tempo stesso quei fondamentali servizi istituzionali previsti, nonché assicurare i servizi al cittadino, quali gli sportelli degli stranieri o delle licenze e passaporti, con la metà dei dipendenti necessari. Onestamente l’apertura della questura di Fermo a noi appare come l’ennesimo fumo gettato negli occhi dell’opinione pubblica».
Per questo il Sap chiede «con decisione l’invio di almeno 50-70 uomini per l’istituenda questura di Fermo e una ventina per la neo sezione di polizia stradale, che avrebbe alle sue dipendenze anche l’importante sottosezione della polizia autostradale di Porto San Giorgio. I cittadini fermani hanno il sacrosanto diritto, dopo anni di attesa, di avere una questura efficiente e funzionante, e le lavoratrici e i lavoratori della polizia fermani quello di lavorare in sicurezza e nel rispetto del contratto di lavoro collettivo». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico