FERMO - Nella lotta a prostituzione le forze dell’ordine devono fare i conti con un fenomeno camaleontico, che cambia faccia in velocità, con uno sfruttamento...
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Il tema scottante viene affrontato dalle commissarie alle Pari opportunità e si capisce che c’è tanto da discutere attorno a un argomento non facile da trattare, tenendo conto anche dell’attuale normativa che persegue il reclutamento, il favoreggiamento, lo sfruttamento, ma non l’esercizio in sé. «Constatiamo che il fenomeno rappresenta un forte elemento di degrado sociale e conseguente esasperazione dei residenti, con rischio di derive di intolleranza e conflittualità sociale»« dice Orazietti, che parla di due tipi di vittime: «Cittadini e prostitute».
In merito a queste ultime, sempre più di frequente si vedono in giro minorenni sulle quali lucra una ben solida struttura criminale e tutto un indotto legato ai proprietari d’immobili.
«Considerato che si tratta di un fenomeno ormai strutturato – sottolinea la presidente Orazietti - credo occorra una task-force che intervenga su più fronti in modo sinergico e coordinato, promuovendo interventi in campo educativo per ridurre la domanda, in campo culturale per ridurre l’offerta, in campo investigativo e giudiziario per perseguire incisivamente i reati connessi, in campo politico e sociale per sensibilizzare, in campo sanitario per ridurre i rischi alla salute».
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Corriere Adriatico