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FERMO - Usa una metafora automobilista, Annalisa Cerretani, per parlare del rilancio turistico di Fermo. Dice che, adesso, la città ha una Ferrari (nuovo sito e video promozionale), ma che, per farla andare, servono «una scuola guida diversa e benzina da spendere quotidianamente».
Ne è convinta l’assessora al Turismo e, infatti, dice che «nel posizionamento come meta turistica, Fermo è un po’ indietro». Lo scatto in avanti è tecnologico. Nel senso che, ormai, si dà per scontato che i turisti si muovono col cellulare il mano. E che la vacanza se la costruiscono giorno per giorno.
Da qui, l’idea del nuovo sito, «perché non potevamo più contenere in quello istituzionale tutto ciò che la città contiene». Si chiama “Visit Fermo” e sarà online dal 15 novembre. Dentro, tutto quello che il capoluogo ha da offrire: dai monumenti ai percorsi, dallo sport alle attività.
I due strumenti di promozione sono stati presentati ieri mattina al teatro dell’Aquila, durante un convegno sulle strategie digitali per promuovere il territorio. «Abbiamo deciso – spiega Cerretani – di non appaltare il lavoro a grandi società, scegliendo un team professionale, fortemente voluto, perché abbiamo bisogno di partire da qualcosa di importante. Abbiamo alzata molto l’asticella dal punto di vista digitale. Questa è la base per dare alla città la personalizzazione di cui ha bisogno». «Adesso tocca a noi istituzioni avere una mentalità diversa. Possiamo avere un’industria del turismo nel territorio – ha spiegato il sindaco Paolo Calcinaro – e sapere che ogni nostra scelta per influenzare quell’industria e quei posti di lavoro, che oggi sono una necessità viscerale, dipende dai noi». «Dobbiamo capire – ha aggiunto – che non dobbiamo avere gelosie e fare quel colpo di reni in più, pensando che ogni atto che compiamo può essere promozione anche per le giovani generazioni che hanno bisogno di un motivo per rimanere qui».
Per Francesco Acquaroli, la strada maestra è la collaborazione. «Dobbiamo fare squadra per far crescere i territori anche nei confronti delle regioni limitrofe e infrastrutturare un’azione concreta e tangibile», ha detto il presidente della Regione. Per il quale vanno «esaltate tutte le potenzialità delle Marche». Quindi: «paesaggio, enogastronomia, mare, colline, montagna, cultura, il grandissimo patrimonio dei borghi che rappresentano la nostra storia millenaria, la capacità di fare accoglienza che dobbiamo esprimere di più, la qualità della vita». Per farlo, «bisogna stilare un’azione sulla destagionalizzazione e valorizzare le strutture che possono ambire all’eccellenza». Raccoglie la palla al balzo, Cerretani. «Alla Regione – dice – chiedo visibilità e unità. Stanno lavorando molto per cancellare la divisione tra Marche sud e nord. È importante continuare il lavoro iniziato, investendoci. La gente deve riprendere confidenza con il viaggiare, noi con l’accogliere».
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Corriere Adriatico