Fermo, prestava soldi a tassi di usura un sessantenne davanti ai giudici

L'ingresso del tribunale di Fermo
FERMO - E' comparso davanti ai giudici del tribunale di Fermo per rispondere delle accuse di usura e tentata estorsione il sessantenne di Grottammare che, secondo la tesi...

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FERMO - E' comparso davanti ai giudici del tribunale di Fermo per rispondere delle accuse di usura e tentata estorsione il sessantenne di Grottammare che, secondo la tesi dell’accusa, ha prestato soldi a un commerciante di Fermo pretendendo interessi usurai pari al 25% del prestito per tutti i mesi fino a quando non avesse estinto il debito. Non solo ma lo avrebbe anche minacciato di morte se no avesse onorato l’impegno. 

I fatti risalgono al 2013 quando l’imputato, secondo l’accusa, avrebbe approfittato delle difficoltà di un commerciante concedendogli un prestito di duemila euro ma pretendendo interessi esagerati pari a 500 euro al mese. La vittima però dopo aver pagato alcune rate , impaurito anche dalle minacce del suo aguzzino, si è rivolto ai carabinieri per sporgere denuncia. Da qui le indagini che in poco tempo hanno portato in carcere il sessantenne di Grottammare, difeso dall’avvocato Anna Indiveri. Durante l’udienza l’avvocato Indiveri ha sollevato l’eccezione relativa alla ammissibilità delle intercettazioni telefonate effettuate dalla vittima che voleva documentare l’usura e la successiva estorsione. Il collegio a questo punto ha rinviato il processo per decidere fissando la data della prossima udienza ad aprile. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico