Fermo, traffico di calzature rubate Tutti assolti i cinque imputati pugliesi

Una pattuglia di carabinieri
FERMO - Operazione “Easy Shoes”: assolti i cinque imputati perché estranei ai fatti. E’ il 3 maggio 2016 quando, in provincia di Lecce, scatta...

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FERMO - Operazione “Easy Shoes”: assolti i cinque imputati perché estranei ai fatti. E’ il 3 maggio 2016 quando, in provincia di Lecce, scatta l’operazione Easy Shoes. I Carabinieri di Fermo e Ascoli arrestano cinque persone ritenute responsabili di un maxitraffico legato alla ricettazione di grossi quantitativi di calzature di lusso rubate nel Fermano (Errebi-Botticelli, Gi.Ma Fashion Group., Brake, Rodolfo Zengarini e Elisabet) e, in un caso, in provincia di Verona. 

Nei guai finisce una nota famiglia di imprenditori del settore calzaturiero di Cutrofiano: Fernando Russo, 55 anni, la sorella Elena, 48 anni, la moglie Antonella Sanzico, 50 anni, il collaboratore Antonio Fuso, 57 anni e Antonio Martina, 40enne di Lizzanello. Indagato a piede libero il 44enne Claudio Russo, sempre di Cutrofiano. Sono state eseguite perquisizioni e sequestri di merce per centinaia di migliaia di euro. Qualche giorno dopo si scopre che uno degli indagati, Fernando Russo, ritenuto il capo, era già stato accusato di ricettazione nel 2005 e nel 2008. Nell’operazione Easy Shoes, Russo viene tirato in ballo dagli inquirenti attraverso Marus, stockista di calzature. In pratica il Russo, secondo l’accusa, si recava nel Fermano per trattare l’acquisto di lotti di scarpe ma in realtà pianificava i furti alle aziende da lui visitate. Per tutti l’accusa è di associazione per delinquere finalizzata alla ricettazione e si basa anche sul fatto che circa 1.500 paia di calzature rinvenute nel deposito di Cutrofiano provenivano dai furti nel Fermano. Concluse le indagini, il sostituto procuratore Roberta Licci chiese il giudizio immediato poi convertito in una richiesta di rito abbreviato dagli avvocati difensori. In una scorsa udienza, la stessa Licci chiese 18 anni di carcere per gli imputati. Il gup Vincenzo Brancato, invece, ha accolto le tesi della difesa e al termine del giudizio abbreviato ha assolto tutti gli imputati perché il fatto non sussiste. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico