Fermo, per la comunicazione digitale il premio va a Passagrilli Classe 1928

Il momento della premiazione alla Cna
FERMO - Tanto di cappello. All’idea del premio, all’impresa che ha vinto e alla storia che, come in un cappello di paglia, ha saputo intrecciare territorio, famiglia,...

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FERMO - Tanto di cappello. All’idea del premio, all’impresa che ha vinto e alla storia che, come in un cappello di paglia, ha saputo intrecciare territorio, famiglia, passione e amore. Quello di Loredana Passagrilli, di sua figlia Irene e della sua azienda che produce cappelli e accessori di alto artigianato, la Passagrilli Classe 1928.


“La data è in onore di mio padre carabiniere, che il cappello lo usava per lavoro” ha raccontato l’imprenditrice, dopo aver ricevuto da Cna il primo Premio Comunic@re, voluto fortemente dal senatore Francesco Verducci con l’intento di sostenere, far emergere, incentivare la progettualità e la comuniacazione digitale del Fermano. Tanto di cappello: per la “volontà, orgoglio e incoscienza” di rimettersi in gioco a 52 anni, con prodotto soprattutto maschile, dopo 34 anni trascorsi a lavorare per le aziende d’eccellenza del distretto, “dove si sono formate le mie competenze ed è nato questo progetto per amore di un grande uomo: mio padre”.

Loredana Passagrilli ha gli occhi lucidi quando ringrazia la figlia (“Disoccupata, 30 anni, che mi ha aiutato gratis lavorando anche di notte”) e ammette: “Io lavoro con Giappone e Corea, mi chiedono di raccontare la mia storia, le nostre colline. Non basta aver un bel prodotto, c’è bisogno di comunicarlo. Questo premio è per il nostro territorio: se avessi potuto, l’avrei diviso a metà con l’altra azienda partecipante”. Sullo stato di innovazione nella comunicazione nel nostro territorio la dice lunga questo premio: 5000 euro in palio ma bando prorogato al 5 ottobre, con due sole aziende partecipanti, quella vincitrice, con showroom a Porto San Giorgio e Milano, e la seconda di Amandola, la Dolce Vita di Bruno Treggiari. Come dire: c’è ancora molto da fare, anche solo nel far capire che la comunicazione, unita alla digitalizzazione, al giorno d’oggi è tutto. “Prima si valorizzava il prodotto, ora la comunicazione incide per il 50 per cento” ha spiegato il presidente provinciale Cna Paolo Silenzi. Il segretario provinciale Cna, Alessandro Migliore, ha annunciato l’apertura, tra un mese, di un punto digitale a disposizione degli artigiani nella sala adiacente la sede di via Salvo D’Acquisto. “Diffondiamo la cultura digitale - ha spiegato Migliore - Il premio è la coperutra economica per l’inserimento di un giovane che, selezionato al Centro per l’impiego, per 10 mesi lavorerà allo sviluppo del processo di comunicazione dell’azienda. Sarà controllata, monitorata e relazionata al veglione degli artigiani di dicembre”.


Un’occasione per due. Da replicare il prossimo anno. “Il legame con il territorio è fortissimo - ha sottolineato il senatore Verducci, che ha messo a disposizione le risorse - che si ritrova anche nella scelta della giuria, rappresentativa di diversi ambiti, che ha stabilito il vincitore: Francesco Adornato (preside facoltà Scienze Politiche), Amedeo Grilli (Carifermo), Daniela Simoni (direttore Centro studi Licini), don Mario Lusek e l’avvocato Francesca Palma”.  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico