FERMO - Fine settimana movimentato, fermi, identificazioni e qualche multa anche tra chalet e ristoranti. Ieri mattina c’è stata anche la singolare protesta di un...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
FERMO - Fine settimana movimentato, fermi, identificazioni e qualche multa anche tra chalet e ristoranti. Ieri mattina c’è stata anche la singolare protesta di un imprenditore ambulante alla piattaforma di legno del lungomare Faleria a Porto Sant’Elpidio, dove sono stati allestiti due gonfiabili e la pista dei go-kart. Per protesta l’imprenditore ha fatto giocare i bambini gratis. Se fosse stata una giornata regolare avrebbe incassato almeno 500 euro. E’ stato il weekend della ripartenza con il freno tirato quello appena passato.
La manifestazione
Sabato sera sono tornati a protestare alcuni dei partecipanti alla manifestazione contro il coprifuoco di lunedì scorso sul lungomare elpidiense. Stavolta non c’è stato lo stesso afflusso anche perché ormai il coprifuoco sembra avere le ore contate, almeno con questi orari. Si sono ritrovate una ventina di persone tra via Battisti e il lungomare, non ci sono stati assembramenti. Era pieno di pattuglie di polizia e carabinieri, municipale, Digos. Nella due giorni sono state tante le persone controllate ma poche le sanzioni per la violazione delle misure anticovid. Tornando al caso dei gonfiabili, l’imprenditore ha esposto lo striscione “Vogliamo lavorare”. Anche questo degli ambulanti è un comparto che deve ripartire, o adesso o mai più. «Ho fatto divertire i bambini gratis in segno di protesta» dice Renzo Marcotulli, suoi i gonfiabili per bambini «da un anno siamo fermi, il governo non ci ha preso mai in considerazione ma i soldi delle tasse li vuole. Siamo dimenticati». Marcotulli ha rischiato una multa con la trovata del divertimento domenicale gratuito per i minori, ne è consapevole, alle 18 ha smontato tutto. Poliziotti e carabinieri non ci sono andati con la mano pesante, bisogna riconoscerlo. Dal canto loro le partita Iva, come Marcotulli, quelli senza stipendio garantito, sono sempre più esasperati. Sabato sera in via Battisti a Porto Sant’Elpidio c’era il pensionato a protestare: «Tutti questi decreti sono incostituzionali - diceva - protesto per i miei figli, per i ragazzi di oggi. Mio padre ha fatto la guerra per darci un futuro migliore, ci siamo riusciti ma adesso ci stiamo rimangiando tutto». C’era il chitarrista: «Nessuno può tenermi bloccato in casa, la libertà personale è inviolabile» rimarcava. C’era lo studente rammaricato perché erano in pochi a manifestare: «Tutti si lamentano e poi ci siamo ritrovati in sette, otto, eppure tutti dovrebbero indignarsi perché la libertà viene prima di tutto. Se mettiamo la sicurezza davanti alla libertà non meritiamo né l’una e né l’altra». L’assessore alla Sicurezza di Porto Sant’Elpidio Vitaliano Romitelli invita alla prudenza: «Cerchiamo di ripartire in sicurezza, ognuno deve ottemperare agli obblighi di legge, deve esserci la responsabilità del singolo individuo e dell’esercente», dice.
Il bilancio
Intanto la polizia tira le prime somme sui controlli, con 200 persone identificate e 130 veicoli sottoposti ad accertamenti; 51 le attività commerciali verificate.
Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico