Paulownia, questo legno fa miracoli. Rizzo: «E con la truffa sui lingotti noi non c'entriamo nulla»

Paulownia, questo legno fa miracoli. Rizzo: «E con la truffa sui lingotti noi non c'entriamo nulla»
FERMO - Finisce stritolata nella truffa dei lingotti d’oro un’azienda in provincia di Parma e il suo referente nelle Marche è Nicola Rizzo di Porto...

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FERMO - Finisce stritolata nella truffa dei lingotti d’oro un’azienda in provincia di Parma e il suo referente nelle Marche è Nicola Rizzo di Porto Sant’Elpidio. La società non ha niente a che fare con la truffa ma rischia di venire danneggiata dalla pubblicità negativa che si è scatenata dopo la scoperta della Finanza. Artefice del maxi raggiro sarebbe un fabrianese residente in Svizzera e detenuto per altri reati. L’uomo avrebbe raggirato 170 persone rimaste invischiate in una catena di Sant’Antonio. Sono scattate 10 denunce, chi incappava nel raggiro investiva 7.500 euro credendo di mettere a coltura piante paulownia, da rivendere sul mercato come legno pregiato.

 

 
La ricostruzione
L’organizzazione era operativa dal 2015. Nelle Marche avrebbe ingannato anconetani, fermani e maceratesi. Pensionati, casalinghe, dipendenti pubblici e professionisti. Qualcuno ha investito, e perso, 100mila euro. Il soggetto finito nel mirino dei finanzieri si avvaleva di strutture imprenditoriali in Italia e in Svizzera e di una rete di collaboratori italiani. Attirava i risparmiatori con la promessa di guadagni facili e investimenti per piante che non venivano messe a dimora e restavano vendute solo sulla carta. Chi è caduto nella trappola ha coinvolto parenti, amici e intere famiglie sono andate in rovina.


Il giro
La Finanza parla di flussi finanziari superiori ai 6 milioni di euro. Rizzo, che con la paulownia ci lavora, è stato incaricato di difendere il buon nome della società che rappresenta, la Paulownia-it Srl di Fidenza. L’elpidiense da sei anni è impegnato con la società: «La società che rappresento – spiega Rizzo – possiede un clone ibrido della pianta. Un ibrido sterilizzato che permette di riprodurre cloni della pianta che la rendono pregiata per un legno di categoria A, importante per l’industria del mobile».


L’immagine


«Intendo salvaguardare l’immagine dell’azienda - riprende - perché la truffa è a opera di una società finanziaria che si serviva del nome “paulonia” per mettere in piedi la frode. Paulownia-it srl è estranea ai fatti ascritti. Voglio rassicurare quanti mi hanno contattato preoccupati. L’azienda è leader nella conoscenza della paulownia come miglior business in agricoltura». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico