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FERMO - Inseguimento da film ieri tra via Milano e via Ravenna a Porto Sant’Elpidio: «Fermati, fermati! Fermo o sparo!» urlava il carabiniere lanciato all’inseguimento del terzo ricercato che è riuscito a sfuggire a un controllo. Altri due erano stati fermati dai militari dell’Arma. L’episodio ieri mattina con forze dell’ordine sempre più impegnate in operazioni delicatissime e difficili. Uomini e donne in divisa rischiano in prima persona, considerando che i malviventi che inseguono sono quasi sempre armati con coltelli, katana, pistole vere o giocattolo o mitra.
La scoperta
Un mitra come quello che sempre ieri mattina è stato trovato in via dei Mille, in pieno centro a Porto Sant’Elpidio, nascosto sotto un’auto e avvolto in un telo. Una residente l’ha trovato e subito consegnato alla polizia municipale con due agenti di pattuglia che stavano passando in zona in occasione del rituale mercato del martedì. Dovrebbe trattarsi di un mitra da soft air, un’arma giocattolo, ma comunque pericoloso. Anche con queste armi, ormai, si fanno le rapine. L’allarme nella costa nord fermana, soprattutto fra Lido Tre Archi e Porto Sant’Elpidio, resta quindi alto, tanto che nella stessa Porto Sant’Elpidio la presenza delle forze dell’ordine è sempre più visibile.
La strategia
Tutti sono consapevoli del fatto che non si cancella con un colpo di spugna un sistema che appare radicato nel quadrilatero della droga. Di positivo c’è la partecipazione sempre più attiva dei residenti che segnalano, attraverso il controllo di vicinato, o in autonomia. Si segnalano sempre più spesso anche i più piccoli movimenti sospetti, con un aiuto alle forze dell’ordine nel loro lavoro. Tutto questo mentre è sfumato ieri mattina il vertice dei sindaci in Prefettura con Emanuele Prisco. L’arrivo a Fermo del sottosegretario dell’Interno era stato ampiamente pubblicizzato e l’annullamento ha deluso le aspettative dei fermani. Una brutta influenza del politico di Fratelli d’Italia ha fatto disdire l’impegno: era previsto un Comitato per l’ordine e la sicurezza indetto dalla Prefettura guidata da Michele Rocchegiani per il quale i sindaci si erano preparati.
Le richieste
Nel frattempo i residenti incalzano: i nodi da risolvere, oltre allo spaccio, sono le occupazioni di case trasformate in covi di lavorazione e smistamento di stupefacenti e le risse tra bande. Tutti problemi che da Tre Archi si sono estesi a macchia d’olio a Porto San Giorgio e Porto Sant’Elpidio dove il sindaco Massimiliano Ciarpella ha predisposto un potenziamento della videosorveglianza e dell’organico di polizia municipale con il rinnovo dei contratti in scadenza a due agenti per incrementare le ore di servizio. Sempre qui al vaglio i particolari sul mitra ritrovato: non se ne capisce il motivo, in zona si teme che ci sia un’altra centrale per lo spaccio.
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