L'estate dei piccoli furti, chalet e bici nel mirino. Blitz dei carabinieri, doppia denuncia

L'estate dei piccoli furti, chalet e bici nel mirino. Blitz dei carabinieri, doppia denuncia
FERMO - Con l’estate che entra nel vivo e il maggior movimento nei locali, di giorno e di notte, si moltiplica anche quella miriade di episodi di microcriminalità che...

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FERMO - Con l’estate che entra nel vivo e il maggior movimento nei locali, di giorno e di notte, si moltiplica anche quella miriade di episodi di microcriminalità che spesso caratterizza questa stagione. Impegnati su più fronti i carabinieri della compagnia di Fermo, che nei giorni scorsi hanno individuato ben due autori di furti. Il primo caso è la più classica delle ruberie estive: il furto di biciclette. Protagonista in questo caso un marocchino cinquantenne, già noto alle forze dell’ordine.

Prima ancora dell’Arma, a sorprenderlo è stato il derubato. L’uomo ha prelevato una bici parcheggiata per le vie del centro. Ha tranciato la catena metallica con cui il veicolo era stato agganciato e si è dato alla fuga. Ma gli è andata male, perché il proprietario della refurtiva si è accorto di tutto e lo ha rincorso. Una pattuglia dei militari era in servizio in zona, ha notato gli strani movimenti e si è messa all’inseguimento del ladro, raggiungendolo poco dopo. Nella successiva perquisizione è spuntata anche la tronchese con cui il magrebino aveva tranciato la catena. Per lui è scattata la denuncia alla Procura della Repubblica, con l’accusa di furto aggravato.

Stesso capo di imputazione per una giostraia 41enne, originaria dell’ascolano. Anche lei è stata colta in flagrante, dai carabinieri del radiomobile e della stazione di Pedaso, mentre derubava di notte uno chalet della cittadina rivierasca. Ha approfittato dell’orario, in cui lo stabilimento era chiuso e non c’era movimento, per forzare la porta d’ingresso, fare razzia di cibi e bevande, oltre ad alcune decine di euro di fondo cassa. I carabinieri però l’hanno sorpresa immediatamente. Alcune pietanze e bevande erano già state consumate sul posto dalla ladruncola, il resto della refurtiva le è stato invece sottratto e prontamente restituito al titolare dello chalet.

 

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Corriere Adriatico