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La scelta
Allo storico chalet Ondina di Lido di Fermo, Maria Adele Luzi conferma che la chiusura era inevitabile: «I ragazzi del salvataggio sono tornati all’Università, io sto qui sola sola. In spiaggia, francamente, non c’è più nessuno. Io, ad esempio, lavoro molto con il campeggio di fronte che ha chiuso sabato scorso. La stagione si potrebbe anche allungare, ma il fatto è che bastano due giorni di brutto tempo per far scappare tutti.
Porte chiuse anche al Coco Loco di Porto San Giorgio: «Noi - spiega Vincenzo Serafini - trovandoci a nord siamo... in periferia. Abbiamo tolto tutto dalla spiaggia ma sicuramente oggi (ieri, ndr) con questo caldo qualcuno arriva. La spiaggia non è sorvegliata, non essendoci il servizio di salvataggio, per il quale spendiamo 6 o 7mila euro a stagione: mica possiamo lasciarlo per quattro gatti. Tra l’altro dipendiamo dalla Capitaneria di porto. Chi protesta non si rende conto che subiamo una sere di piccoli rincari che, sommati l’uno all’altro fanno migliaia di euro. Qualche turista in giro ci sarà ancora, ma non sono numeri che ti permettono di tenere aperte 60 attività. Andrebbero riviste tutte le situazioni, anche le scuole non dovrebbero iniziare così presto, così come le ferie non sarebbero da concentrare tutte su luglio e agosto». Romano Montagnoli, rappresentante della categoria e titolare dello chalet Windsurf di Porto San Giorgio rimarca: «È stato rimesso tutto a posto, abbiamo lasciato qualche lettino per gli avventori, anche dei ristoranti».
La strategia
«Abbiamo tenuto aperto - riprende - fino a domenica scorsa. Dopo un certo punto tenere aperto diventa accanimento. Per noi la stagione finisce con l’inizio della scuola. Chi è aperto tutto l’anno come ristorante, il suo lavoro lo fa». Infatti è aperto fino all’8 ottobre, come ristorante, Il Faro di Pedaso: «La spiaggia - sottolinea Simone Addazi - l’abbiamo dovuta smantellare per il tempo brutto. Certo che converrebbe prolungare la stagione. Ma quando piove sabato e domenica significa che l’estate è finita. La spiaggia volendo è aperta per l’elioterapia e, infatti, anche questa mattina (ieri, ndr), almeno una decina di persone ci sono state, tutto gratuitamente, anche per dare un servizio al paese. Si tratta di gente locale e qualche straniero. Noi oggi abbiamo avuto 70 persone a pranzo. Io ci credo da sempre, per questo chiudiamo a ottobre». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico