Ospedale Murri, un anno orribile: 186 vittime. Calcinaro: «Stop alle polemiche, uniamoci per superare questo momento»

Ospedale Murri, un anno orribile: 186 vittime. Calcinaro: «Stop alle polemiche, uniamoci per superare questo momento»
FERMO - Bandiere a mezz’asta, ieri, nel Fermano, per la Giornata nazionale in memoria delle vittime del Covid. Tragico, nella nostra provincia, il bilancio di...

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FERMO - Bandiere a mezz’asta, ieri, nel Fermano, per la Giornata nazionale in memoria delle vittime del Covid. Tragico, nella nostra provincia, il bilancio di quest’anno di pandemia, con 186 morti all’ospedale di Fermo. Marzo 2020 e gennaio 2021 i mesi più drammatici con, rispettivamente 39 e 42 decessi. Al Murri, la triste conta dei morti è cominciata il 10 marzo dell’anno scorso. A parte i mesi estivi, non s’è mai arrestata e ha toccato l’apice a gennaio.

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Parla di «anno orribile, che certo non rimpiangeremo, che ha creato incertezze, disorientamento e difficoltà, che ha stremato la sanità e lasciato molte vittime alle quali va un commosso ricordo», il direttore dell’Area vasta 4, Licio Livini. «Abbiamo sperato e pensato – prosegue – che potesse trattarsi di una breve, drammatica parentesi. Invece, questo periodo si è protratto nel tempo e si è rivelato estremamente lungo. Parlavamo di emergenza, ma questa situazione di straordinarietà si è prolungata oltremodo. Continuiamo a conviverci ogni giorno, affrontando sforzi organizzativi enormi». Ieri, si diceva, il Fermano ha ricordato le vittime della pandemia. Con le bandiere issate a mezz’asta sulle facciate dei Comuni e con un minuto di silenzio. A Fermo, il sindaco Paolo Calcinaro s’è affacciato al balcone del palazzo comunale con indosso la fascia tricolore per un momento di raccoglimento in cui ha ricordato anche il sacrificio e l’impegno dei medici e degli operatori sanitari in prima linea nell’emergenza.

«Una giornata – le parole del sindaco – in cui sarebbe bello che si fermassero le tante polemiche e in cui ognuno dovrebbe riflettere, chi nel suo piccolo, chi nel suo importante ruolo, su cosa potrà fare per superare questo momento al più presto possibile». Brevi, ma sentite, cerimonie si sono tenute in quasi tutti i Comuni della provincia. A Porto San Giorgio, assieme al vicecomandante della polizia municipale, Fabrizio Ferranti, il sindaco Nicola Loira ha osservato un minuto di silenzio davanti al municipio, raccogliendo, come gli altri suoi colleghi, l’invito del presidente dell’Anci, Antonio Decaro, ad aderire all’iniziativa nazionale.

«D’ora in avanti – il messaggio del sindaco di Sant’Elpidio a Mare, Alessio Terrenzi – il 18 marzo di ogni anno sarà la giornata nazionale per conservare e rinnovare la memoria di tutte le persone che sono decedute a causa di questo virus che non dimenticheremo mai. Ad oggi, sono più di 100mila i morti in tutta Italia e anche la nostra comunità, purtroppo, ha pagato il suo tributo in vite umane. Intendiamo ricordare le tante vite venute a mancare per via del Coronavirus, ma anche onorare il sacrificio e l’impegno degli operatori sanitari e di tutti coloro che stanno ancora operando in una situazione di emergenza sanitaria, economica e sociale». 

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Corriere Adriatico