Tunisino violento rintracciato e rimpatriato, il leader della Lega Salvini fa i complimenti alla polizia

Tunisino violento rintracciato e rimpatriato, il leader della Lega Salvini fa i complimenti alla polizia
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FERMO - «Grazie alla polizia che ha acciuffato a Porto Sant’Elpidio un delinquente con una raffica di precedenti (tra cui spaccio e un’aggressione a una donna): ora verrà espulso, per la felicità dei cittadini perbene della provincia di Fermo che non meritano balordi e criminali. Quanti delinquenti ci sono, tra i 40mila immigrati arrivati illegalmente in Italia dall’inizio dell’anno? Le frontiere vanno difese, non spalancate». A dirlo è il leader della Lega Matteo Salvini che prende spunto da un’operazione avvenuta nei giorni scorsi nel Fermano per tornare a parlare di un tema a lui caro, quello della lotta all’immigrazione clandestina.

 

 

Il caso del giovane straniero, un tunisino, aveva tenuto banco nei giorni scorsi quando il ladro seriale violento era stato alla fine accompagnato al centro per il rimpatrio. Era infatti un clandestino il tunisino di 30 anni che, fra l’altro, aveva aggredito una turista torinese a Lido Tre Archi. La donna era stata presa a cazzotti dall’individuo. L’aggressione si era verificata in via Tobagi il 24 agosto, la donna aveva raccontato di essersi accorta della presenza dell’aggressore all’ultimo minuto. Erano intervenuti gli agenti con il reparto prevenzione crimine. Nel pomeriggio dello stesso giorno l’aggressore era stato rintracciato ma era sfuggito alla cattura, agevolato da un tunisino amico suo, sottoposto a sorveglianza speciale, e da altri due connazionali che avevano aggredito le forze dell’ordine.
I precedenti


Il suo curriculum è costellato di furti commessi in Emilia Romagna e nelle Marche. La scorsa settimana gli uomini della Volante della polizia lo avevano bloccato in piazza Fratelli D’Angelo, a Porto Sant’Elpidio. I residenti avevano infatti lanciato l’allarme per strani movimenti; il clandestino era stato identificato mentre rovistava dentro uno zainetto vicino alle auto in sosta. Perquisito, era anche stato trovato con un cacciavite e di un coltello a scatto addosso. Accompagnato in questura e messo a disposizione dell’Ufficio Immigrazione, era stato quindi accompagnato nella notte tra giovedì e venerdì scorso in un centro per il rimpatrio del Nord Italia.
Veronica Bucci Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico