Pista ciclabile in via Respighi, i dubbi di residenti e automobilisti: «Attenzione ai parcheggi»

Pista ciclabile in via Respighi, i dubbi di residenti e automobilisti: «Attenzione ai parcheggi»
FERMO - Fa discutere la pista ciclabile di via Respighi. Il primo tratto della ciclovia turistica sull’Ete Vivo non piace a tutti. Soprattutto ai residenti della zona che,...

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FERMO - Fa discutere la pista ciclabile di via Respighi. Il primo tratto della ciclovia turistica sull’Ete Vivo non piace a tutti. Soprattutto ai residenti della zona che, di punto in bianco, si sono ritrovati con la carreggiata ristretta e le auto che continuano a sfrecciare. La strada già di suo è messa male. Ma il manto dissestato e pieno di avvallamenti non frena gli automobilisti. Solo che adesso hanno meno spazio. Di giorno, la zona è parecchio trafficata. Tra stazione di servizio, campo da calcio, studi medici e uffici vari, il flusso di traffico è notevole. Per chi in via Respighi passa spesso, la pista ciclabile fatta così non va bene.

 


«Avrebbero dovuto pensare ai parcheggi prima di restringere la carreggiata», dice una donna. Di stalli ce ne sono sul lato opposto alla ciclabile, ma tolgono altro spazio. «I parcheggi saranno lato nord, dal cimitero al distributore», rassicura il sindaco Paolo Calcinaro. Ma il malumore resta. I più contrariati sono i genitori dei ragazzini che si allenano al campo da calcio. Erano abituati a lasciare l’auto davanti all’impianto sportivo, ma adesso non possono più farlo perché non c’è spazio.

E, senza marciapiede e con la strada più stretta, arrivare alle macchine è pericoloso. Per risolvere il problema, il Comune vuole prendere in comodato un parcheggio vicino al campo da calcio. C’è poi la questione degli accessi lato viale Trento, col cordolo della ciclabile interrotto in più punti per permettere alle auto di passare. Pericoloso pure quello, dicono i residenti. Di bici in via Respighi, per adesso, non se ne vedono molte. Sarà che la pista è nuova. Sarà che il tratto è breve. Sarà pure che, in un verso o nell’altro, i ciclisti si ritroverebbero in viale Trento, in mezzo alle auto. Fatto sta che la novità non sta riscuotendo grosso successo. Va detto che è un inizio. E che il progetto, se mai vedrà la fine, è di quelli interessanti per gli amanti dei pedali.

Perché collegherebbe il tratto sud di Porto San Giorgio con quello nord di Fermo, seguendo il tracciato della vecchia ferrovia. Questo è un primo stralcio (300mila euro) che dovrebbe proseguire, verso sud, passando per la pista di atletica e la Castiglionese e, verso nord, per via Perlasca e via D’Acquisto, fino a Campiglione. A Porto San Giorgio, il tracciato dovrebbe passare dall’ex ferrovia al quartiere Santa Vittoria. Da lì, a Monte Cacciù e via Fossaceca, fino alla Castiglionese, dove si congiungerebbe col tratto fermano.

 

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Corriere Adriatico