Stop ai furbetti di false pensioni e agevolazioni. C'era anche chi con 5 case prendeva il reddito di cittadinanza

Stop ai furbetti di false pensioni e agevolazioni. C'era anche chi con 5 case prendeva il reddito di cittadinanza
FERMO - I furbetti del reddito di cittadinanza, uno dei quali aveva ben 5 case, le pensioni di guerra non dovute, le incompatibilità non dichiarate per accedere...

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FERMO - I furbetti del reddito di cittadinanza, uno dei quali aveva ben 5 case, le pensioni di guerra non dovute, le incompatibilità non dichiarate per accedere all’impiego pubblico, i dati falsati per ottenere affitti agevolati o case popolari. E’ tutta la diffusa serie di condotte illecite scoperte dal comando provinciale della Guardia di finanza di Fermo negli ultimi mesi. 


 
Le indagini
Un’attività che si è fatta ancora più scrupolosa nel periodo della pandemia da coronavirus, quando la richiesta di sovvenzioni pubbliche è letteralmente schizzata, a fronte delle maggiori difficoltà economiche imposte dall’emergenza sanitaria. Le Fiamme gialle hanno verificato l’effettivo diritto dei percettori di reddito di cittadinanza, approfondendo le situazioni in cui si ravvisavano incongruenze rispetto al reddito dichiarato. Gli accertamenti, possibili grazie all’efficacia delle banche dati e delle informazioni accessibili ai militari, hanno portato ad individuare 3 persone che accedevano al reddito senza averne i requisiti. Eclatante il caso di un uomo che ha “dimenticato” di dichiarare di essere proprietario di ben 5 immobili. Gli altri due avevano invece indicato di non ricevere reddito. Per tutti è scattata la segnalazione all’Inps testa alla revoca e restituzione del sussidio. Le indagini proseguono e potrebbero emergere nuovi casi. C’è poi una persona che aveva ricevuto 15mila euro come pensione di guerra, trattamento ai familiari di militari o civili che hanno riportato una menomazione dell’integrità psicofisica a causa di un conflitto. Un beneficio che spetta ai richiedenti, purché sotto determinate soglie di reddito rilevate annualmente.

L’impiego pubblico
I finanzieri hanno scoperto anche che una persona aveva attestato falsamente l’assenza di incompatibilità, ottenendo un impiego pubblico e il relativo stipendio, per un posto di lavoro che in base alle norme non poteva occupare. Altre due persone avevano invece omesso di dichiarare redditi, beni di proprietà o addirittura il rapporto matrimoniale, per riuscire a percepire canoni di locazione agevolati a seguito di assegnazione di alloggi popolari. Per altri responsabili è stata invece accertata la non veridicità delle informazioni contenute nelle domande per l’ammissione al patrocinio a spese dello Stato. Mancavano infatti nei moduli consegnati i redditi degli altri componenti del nucleo familiare.

I danni erariali

Insomma una lunga serie di “sviste” fatte emergere dalla Guardia di finanza. Nell’ambito della tutela della spesa pubblica, il nucleo di polizia economico finanziaria di Fermo ha complessivamente accertato danni erariali superiori ai 2,5 milioni di euro. Dieci i responsabili segnalati per diverse violazioni, dall’indebita erogazione a pioggia di indennità di vario genere, sia giornaliere che mensili. Dal comando provinciale si promette di mantenere alta l’attenzione contro ogni illecito in materia di spesa pubblica, così da evitare sprechi e malversazioni ai danni dello Stato.
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Corriere Adriatico