FERMO - A lenti passi ci si avvia verso la fine o quanto meno al bivio, ma a mano a mano la vicenda invece pare sempre più confusa. Dunque la crisi in Comune si avvia verso i...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
L’ultima riunione fu quella che sancì l’accordo delle doppie dimissioni: quelle del sindaco Nella Brambatti e del segretario dem Manolo Bagalini. L’Unione Comunale dovrebbe essere chiamata a consultarsi su quest’ultimo caso, visto che Bagalini ha rimesso il mandato ma serve ora una votazione collegiale per ratificare quanto proposto. Il sindaco, dopo aver protocollato le dimissioni lo scorso venerdì 23 gennaio nel giorno della conferenza stampa congiunta con Bagalini, sta mostrando segni di ripensamento. Negli ultimi giorni ha anche confidato al nostro giornale di “non aver messo la firma con il sangue su quella richiesta di dimissioni”. A sostegno di un ripensamento c’è il lavoro della giunta, che continua a sostenerla in maniera compatta e a lavorare come se ne nulla fosse accaduto. Ma anche la spaccatura nel Pd, visto che non tutti i circoli né tutti i consiglieri comunali sono d’accordo nella scelta di andare alle elezioni anticipate rispetto alla scadenza naturale della consiliatura, fissata per la primavera del 2016. Da tenere presente che lo scenario è cambiato anche all’interno di Sel, il partito che togliendo il sostegno al sindaco nel corso dell’ultima riunione della maggioranza ha innescato la crisi, facendo mancare i numeri al governo cittadino. Il consigliere Patrizio Cardinali ha lasciato il partito. Partito che esprime anche il vicesindaco Matteo Silenzi. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico