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FERMO - Momento decisivo per la sanità fermana tra investimenti e timori, progetti e preoccupazioni per il futuro. Si chiude una settimana segnata dalla presentazione del nuovo piano sociosanitario, che il governatore Francesco Acquaroli e l’assessore Filippo Saltamartini hanno presentato mercoledì a sindaci ed autorità. Il clima della riunione è stato propositivo, tanto da trovare l’apprezzamento dello stesso Saltamartini che ha elogiato amministratori e rappresentanti sindacali per lo spirito collaborativo.
Non sono arrivate però le risposte che dal territorio si speravano, a partire dal concetto cardine di perequazione del gap tra il Fermano e le altre province, ribadito a gran voce dal sindaco di Fermo Paolo Calcinaro, come dalle altre fasce tricolori. Su questo, punto, la Regione non ha fatto promesse. Vista la situazione, il Pd fermano chiede ora allo stesso sindaco Calcinaro un Consiglio comunale aperto, con il coinvolgimento di tutti gli amministratori della Provincia, per fare fronte comune.
Il piano
E se “del doman non v’è certezza”, intanto l’Ast Fermo, come abbiamo anticipato ieri, procede per concretizzare gli oltre 9 milioni di euro di finanziamenti del Pnrr per le strutture distrettuali. L’iter prosegue secondo i piani, aspetto tutt’altro che scontato secondo il direttore dell’area tecnica Alberto Franca, «vista l’impennata dei prezzi per i materiali e le difficoltà di condurre contemporaneamente ben 7 progetti, con un mix tra professionisti esterni e progetti seguiti internamente insieme all’ing.
I servizi
Se la tanto attesa Emodinamica partirà dal mese di maggio, per due giorni a settimana, la Cardiologia del Murri segna un altro passo avanti, fortemente richiesto dalla primaria Maria Vittoria Paci. Continuano le migliorie al reparto dove appunto, oltre al percorso di formazione per l’avvio dell’Emodinamica, è partito, come anticipato nelle scorse settimane, il processo di digitalizzazione del reparto. L’archiviazione di esami, con la conseguente condivisione telematica delle cartelle cliniche, sia per l’ospedale che per il territorio, rappresenta, dicono all’Ast. un passaggio essenziale per ottimizzare il servizio, permetterà il follow up dei pazienti ed il confronto, per i casi clinici più complessi con la rete cardiologica.
Gli strumenti
Disporre di un archivio digitale di referti ed immagini, dagli ecocardiogrammi ai test ergometrici, dagli holter agli elettrocardiogrammi, faciliterà l’assistenza dei pazienti che sono stati ricoverati in reparto e di quelli che afferiscono all’ambulatorio di Cardiologia. Imminente l’avvio della formazione per refertare gli elettrocardiogrammi online. In questo modo si potranno valutare eventuali variazioni nel tempo, rendendo più immediate le diagnosi ed evitando il passaggio dei tracciati in attesa di referto da un reparto all’altro. «Nel tempo arriveremo ad avere esami archiviati per ogni paziente dell’ospedale - commenta il commissario straordinario Roberto Grinta –. Quella della digitalizzazione è stata una delle primissime esigenze evidenziate dalla direttrice della Cardiologia al suo arrivo al Murri. Tanti piccoli passi che stiamo muovendo per un reparto più efficiente, che si prepara ad ulteriori sviluppi».
Il nodo
Occhio, infine, alle nomine. Nei giorni scorsi lo stesso Grinta è stato incaricato di seguire anche l’Ast ascolana, oltre a quella fermana. Un doppio impegno che potrebbe nascondere problemi logistici e organizzativi. «Un valzer - commenta la segretaria regionale del Pd Chantal Bomprezzi - che non risolve nessuna delle criticità presenti nel nostro sistema sanitario e anzi rinvia ancora una volta la scelta della governance che dovrà prendere le decisioni opportune».
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Corriere Adriatico