Attese infinite al pronto soccorso del Murri, scatta il piano dell'Area vasta per arginare le file

Attese infinite al pronto soccorso del Murri, scatta il piano dell'Area vasta per arginare le file
FERMO - Emergenza rientrata al pronto soccorso dell’ospedale Murri. Almeno per adesso. Perché il punto di primo intervento, da mesi, è allo stremo. Con turni...

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FERMO - Emergenza rientrata al pronto soccorso dell’ospedale Murri. Almeno per adesso. Perché il punto di primo intervento, da mesi, è allo stremo. Con turni massacranti per medici, infermieri e oss che, in certi casi, diventano ingestibili. Come lunedì sera, quando in pronto soccorso c’erano più di settanta persone in attesa di essere visitate. Da non sapere dove mettere le mani.

 

I sanitari si sono rimboccati le maniche e, ora dopo ora, la situazione è andata migliorando. Tra chi è stato rimandato a casa e chi è stato ricoverato, nella tarda mattinata di ieri, i pazienti in fila erano più o meno dimezzati. Il dato che emerge, al di là del reparto ipercongestionato, è che solo quattro pazienti si erano presentati in pronto soccorso per problemi legati al Covid. Una decina, invece, quelli arrivati per altri motivi e che, al tampone di ingresso, sono risultati positivi. Aspetto, questo, che mette ancora di più in crisi il reparto, costretto a riorganizzare di continuo gli spazi interni.


Ma i 70 pazienti in attesa di lunedì sera hanno fatto scalpore. E, ieri, l’Area vasta 4 ha provato a spiegare l’accaduto. «Abbiamo attraversato – si legge in una nota – una situazione di complessità che, insieme a tutto il personale sanitario, stiamo risolvendo. La situazione è completamente rientrata e abbiamo provveduto a dare idonea collocazione ai degenti in attesa». L’emergenza che s’è creata, spiegano dalla direzione, è frutto di un mix di situazioni: le dimissioni dai reparti, che di domenica non si fanno, i pazienti arrivati lo scorso fine settimana e non ricoverati per mancanza di posti letto nelle strutture sanitarie del territorio e i tanti arrivati lunedì notte. Alcuni dei quali non, avendo bisogno di essere ricoverati, dopo essere stati visitati, sono stati dimessi.

Una parte degli altri è stata sistemata ieri tra l’Inrca, che nel frattempo aveva dimesso alcuni dei suoi pazienti, liberando preziosi posti letto, e il reparto di Medicina del Murri, dove si erano liberati altri posti. «Il problema primario che stiamo riscontrando in questi giorni – prosegue la nota – riguarda l’accesso di utenti che si presentano per problematiche non relative al Covid, ma a che, all’effettuazione di un tampone, risultano positivi e che, quindi, anche se asintomatici, debbono essere collocati nel reparto di Malattie infettive, dove vengono seguiti e presi in carico dai professionisti delle altre unità operative, in base alla patologia da curare».

Le criticità del pronto soccorso, domani, saranno al centro dell’incontro tra il direttore dell’Area vasta 4, Roberto Grinta, e i sindacati dei medici. Sul tavolo, la drammatica carenza di camici bianchi e i posti letto non sufficienti a reggere l’urto di ondate come quella di lunedì sera.

 

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Corriere Adriatico