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I commenti
La Cna Fermo parla di «Micam promosso con riserva». Confartigianato rileva: «Non abbiamo registrato troppe occasioni di incontro». Anche il direttore generale della Carifermo Ermanno Traini ha notato il calo dei tedeschi, l’assenza dei russi e la presenza di Europa (Francia e Spagna) e dell’Asia.
La battaglia
La loro proposta? Agevolare i piccoli imprenditori «eliminando la quota di ingresso e introducendo una percentuale da corrispondere in base al volume d’affari generato proprio nei giorni della fiera». Anche Fabrizio Grassi, ceo del marchio Aldo Bruè, auspica un cambiamento: «I produttori premium stanno perdendo la loro identità al Micam. Non sono raggruppati e il buyer è disorientato. Accade che i nuovi contatti che prendiamo in fiera sono pochi e ciò ci induce a valutare anche una possibile rinuncia alle prossime edizioni in favore della presenza allo showroom». Quanto al bilancio della manifestazione fieristica, Grassi ha rilevato affari in calo. «In questi momenti i buyer non azzardano a comprare marchi nuovi. Acquistano i prodotti dei marchi che hanno venduto meglio. Per cui, per loro, partecipare alla fiera ha meno senso. E qualcuno non è venuto risparmiando sui costi proprio perché non aveva budget disponibile per acquistare». Per Moira Amaranti, presidente nazionale della calzatura di Confartigianato «Alcuni ordini sono stati presi, prevalentemente da buyer europei. C’è poi stato il positivo ritorno dei visitatori asiatici, ma forse ci auguravamo una loro più massiccia presenza. Il problema è che la complessa situazione economica ha spinto i buyer alla prudenza, non del tutto fiduciosi sulla ripresa del mercato».
L’impegno
In questo clima post Micam, la Regione ha acceso un bagliore di speranza con lo stanziamento di circa 2 milioni di euro per attività di formazione, di cui la metà per moda e calzatura. «È in scadenza il 16 ottobre il bando regionale da 45 milioni per la ricerca industriale. Poi arriverà il bando da 28 milioni per l’innovazione e diversificazione di prodotto o di servizio», ricordano i consiglieri regionali della Lega Marco Marinangeli e Mirko Bilò. Un sostegno in più vista l’importanza sempre maggiore sia della ricerca che dell’innovazione per sostenere il distretto. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico