Medici di famiglia in pensione, l'allarme degli anziani nel Fermano: «Rischiamo di restare senza cure»

Medici di famiglia in pensione, l'allarme degli anziani nel Fermano: «Rischiamo di restare senza cure»
FERMO - «La pandemia ha evidenziato i limiti di una sanità ospedalocentrica e con grande spazio per le strutture private. A farne le spese sono stati gli anziani e le...

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FERMO - «La pandemia ha evidenziato i limiti di una sanità ospedalocentrica e con grande spazio per le strutture private. A farne le spese sono stati gli anziani e le persone fragili, sole e povere. Lo spirito della riforma sanitaria del 1978, basata sulla prevenzione, non è stato rispettato. Mancano medici e infermieri e chi va in pensione non viene sostituito.

 

Un problema che diventerà drammatico con l’apertura delle Case di Comunità previste dalla Missione Salute”. Ad affermarlo il presidente di Cna Pensionati di Fermo Luigi Silenzi, nel suo focus sulla riforma sanitaria necessaria per costruire la medicina territoriale illustrato all’assemblea interprovinciale dei pensionati di Fermo e Ascoli. «Nelle Marche – ha precisato - mancano 174 medici di medicina generale, altri 77 andranno in pensione quest’anno. Eppure i 40mila medici di famiglia italiani, oggi oberati dalla burocrazia, potrebbero avere un ruolo decisivo per la prevenzione, mediante l’uso della telemedicina e dei più moderni strumenti diagnostici, alleggerendo i pronto soccorso intasati».

Le idee

La persona al centro è il filo rosso che guida le proposte di Cna Pensionati sulla sanità e l’assistenza agli anziani, ai non autosufficienti e alle loro famiglie: medicina territoriale, assistenza domiciliare, case di comunità, residenze sanitarie assistite, centri diurni sono gli elementi di un percorso che entro il 2026 deve portare a curare casa il 10% dei pazienti cronici, raddoppiando la percentuale attuale. «Per raggiungere questo obiettivo vanno trovate le risorse, finanziando in modo adeguato il Fondo Sanitario Nazionale. Insieme ad altre 56 associazioni Cna ha presentato la Carta per i Diritti dell’anziano ed ottenuto l’approvazione di una legge per la non autosufficienza, con il Governo che dovrà emanare i decreti delegati attuativi entro marzo 2024. Siamo in attesa anche di uno specifico disegno di legge per i caregiver. Vigileremo sul rispetto di questi impegni», le parole del segretario nazionale Filippo D’Andrea, presente all’evento che si è tenuto al David Palace Hotel di Porto San Giorgio, organizzato in collaborazione con il confidi Uni.Co e Sanidoc.

A portare i saluti all’assemblea il vicesindaco Lauro Salvatelli, la presidente della Cna territoriale di Ascoli Arianna Trillini e il presidente provinciale dei pensionati ascolani, Alvaro Cafini. Nel dibattito è intervenuto, tra gli altri, il consigliere regionale Marco Marinangeli, che ha ricordato «i 36 milioni pagati dalle Marche per la mobilità passiva» e ha illustrato «la Legge 13 sulla riforma dell’Asur, che ha costituito 5 Ast provinciali, con l’obiettivo di migliorare le prestazioni e ridurre i tempi di attesa per visite ed esami».

Le relazioni

Sono intervenuti anche il segretario regionale Cna Pensionati Sergio Giacchi, Francesca Marchetti per Sanidoc, Ilario Persiani della direzione nazionale Cna e il presidente di Cna Pensionati Marche Giancarlo Sperindio. L’evento è stato coordinato da Sabrina Giusti, responsabile del Patronato Epasa Itaco di Fermo.

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Corriere Adriatico