FERMO - Maggiore chiarezza sul futuro di Casabianca, a partire dalla situazione "lotti" sino ad arrivare al piano spiaggia. ...
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Quando si parla della costa Nord fermana, è l'aspirante consigliere più votato durante l'ultima tornata elettorale, Luciano Romanella, a ergersi a paladino dei residenti. L'auspicio dell'ex assessore e ex consigliere è quello che l'amministrazione possa indire un'assemblea pubblica nel quartiere per far luce sulle tante situazioni da definire e sulle esigenze dei cittadini stessi.
"Il mio vuole essere un intervento mirato a collaborare con la classe politica per il bene della città. Se il sindaco Calcinaro si dice vicino alla cittadinanza per l'enigma lotti che da anni sta mettendo in apprensione tutti, sarebbe bello che organizzasse una riunione pubblica come è stato fatto in campagna elettorale da alcuni aspiranti sindaci per coinvolgere proprio i residenti - afferma Romanella -. Il quartiere dovrebbe essere interpellato per poi valutarne bisogni ed aspettative che non è detto debbano essere per forza accolte".
"Cosa propongono i proprietari dei lotti? E l'amministrazione cosa pensa? Mi piacerebbe che questi ragionamenti fossero fatti alla luce del sole e non nelle segrete stanze. I cittadini sono preoccupati, spesso chiedono lumi a me ma io francamente non so rispondere. Sentiamo dire che la soluzione potrebbe essere vicina ma non conosciamo ancora nulla nel dettaglio. E il piano spiaggia? Non possiamo dimenticarcelo".
Casabianca non è solo sinonimo di lotti. "La zona di Casabianca non si erge solo sulla sponda mare, ci sono ben duemila persona anche al di qua della ferrovia.- continua Romanella -. Ed è proprio lì che le fognature sono antiquate, non c'è una buona illuminazione, da trent'anni mancano interventi di asfaltatura. Quella parte di quartiere, abitata tutto l'anno, manifesta problematiche serie, lì bisogna investire. E' fondamentale - chiude Romanella - che si vada nella direzione di ridisegnare la Casabianca del futuro, guardando avanti e imbeccando una strada che non potrà essere percorsa fino in fondo dall'oggi al domani, ma è necessario mettersi in cammino, senza cambiare itinerario ad ogni amministrazione che si succede". Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico