Fermo, la città in lacrime per padre Frigerio: funerali al Duomo e in diretta Youtube

Fermo, la città in lacrime per padre Frigerio: funerali al Duomo e in diretta Youtube
FERMO - È venuto a mancare nel pomeriggio di domenica scorsa, a causa di una malattia, nel seminario arcivescovile dove viveva, padre Giovanni Maria (al secolo Pierangelo)...

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FERMO - È venuto a mancare nel pomeriggio di domenica scorsa, a causa di una malattia, nel seminario arcivescovile dove viveva, padre Giovanni Maria (al secolo Pierangelo) Frigerio, 71 anni, dell’antico Ordine dei Cistercensi fondato da Roberto di Molesme nel 1098.


Ha dato l’annuncio la stessa Arcidiocesi di Fermo con una nota pubblicata su Facebook: «Il Signore ha chiamato a sé padre Giovanni Frigerio». Le esequie, così come comunicato dagli uffici diocesani, saranno celebrate questa mattina, alle ore 9 in Duomo a Fermo, e saranno anche trasmesse in diretta streaming sul sito diocesano e sul canale YouTube della stessa Arcidiocesi di Fermo.
 
Non era molto tempo che padre Giovanni Frigerio svolgeva il suo ministero nell’arcidiocesi di Fermo. Infatti è stato a lungo nell’Abbadia di Fiastra fino a quando non sono stati spostati tutti i monaci cistercensi presenti nella struttura. Padre Frigerio, per ragioni di salute, aveva chiesto di poter rimanere nella zona e due anni fa era stato accolto nella comunità di Smerillo. Qui viveva e promuoveva la spiritualità. Lo scorso 15 gennaio l’arcivescovo aveva firmato un decreto con cui lo accoglieva in diocesi per il triennio di “esclaustrazione”, nominandolo «incaricato pastorale per il servizio nella Vicaria foranea di Amandola, sotto il coordinamento dell’attuale Vicario foraneo, il reverendo don Giordano De Angelis». Nello stesso provvedimento l’arcivescovo Rocco Pennacchio gli aveva concesso la facoltà abituale di ricevere le confessioni dei fedeli, cosa che in assenza di dispensa vescovile, i monaci di clausura non possono fare. Padre Frigerio, ricorda don Giordano Trapasso, vicario diocesano per la pastorale, «proponeva momenti di spiritualità, prima a Smerillo e poi anche nel Seminario, dove, nei limiti delle sue forze, concelebrava sempre. Sia a Smerillo che a Fermo aveva organizzato cicli di lectio divine, l’ultima proprio per domenica». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico