FERMO - «Un grande dolore, tanti ricordi dell’adolescenza: mi ha insegnato i primi fondamentali della camera oscura. Un vero signore, ciao Otello, ora sei...
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Celebre il suo modo di salutare: “Omaggi”: questa, infatti, la parola con cui stabiliva il primo contatto con il suo interlocutore, una sorta di vezzo quasi involontario, dato il carattere della persona, ma diventato una sorta di cifra distintiva del personaggio tanto che sui manifesti funebri si ricorda appunto la scomparsa di Tacchetti “Omaggi”. I funerali si terranno lunedì alle 11 nella chiesa di Santa Lucia.
L’uomo, morto all’hospice di Montegranaro, lascia i nipoti Fabrizio, Maura. Francesca e Matteo e i pronipoti. Aveva celebrato l’ultimo compleanno lo scorso febbraio, quando la città era sotto la neve. Una perdita che ha toccato l’intera comunità cittadina con tantissimi messaggi di cordoglio. Tacchetti, dipendente dello studio fotografico Del Papa di Fermo, alla fine di corso Cefalonia, era la memoria storica degli eventi degli anni 50-60-70: ministri, inaugurazioni, spettacoli, iniziative di ogni genere, lo hanno visto sempre presente. Innumerevoli cresime, matrimoni, battesimi, si sono svolti sotto i suoi flash. Da molti anni non scattava più foto ma tutti lo amavano e riconoscevano quando lo incontravano alla Locanda del Palio di piazzale Azzolino, accanto a Carlo e al personale del ristorante. Non ha fatto in tempo a vedere il taglio del nastro del nuovo piazzale vietato alle auto ma di lui resteranno così tanti scatti e tante foto e tanti ricordi che è come se su quel piazzale ci fosse ancora. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico