Fermo, la proposta di Romanella "Case popolari a Lido Tre Archi"

Luciano Romanella
FERMO - Gente senza fissa dimora che occupa locali abusivamente, stanze dei contatori che diventano i covi dei pusher. A Lido San Tommaso c'è da combattere contro...

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FERMO - Gente senza fissa dimora che occupa locali abusivamente, stanze dei contatori che diventano i covi dei pusher. A Lido San Tommaso c'è da combattere contro il degrado e la strategia arriva direttamente dalla memoria storica dei Tre Archi. Luciano Romanella, ex assessore e consigliere comunale, leader del Movimento Civico Pro Territorio, frequenta il quartiere dal 1990. "Situazioni di questa portata si sviluppano perché la zona negli ultimi anni si è di gran lunga spopolata. La soluzione? Riqualificare il quartiere riportandoci residenti, attraverso l'istituzione di case popolari". Romanella entra nel vivo del suo ragionamento. 


"Tanti proprietari degli immobili della costa Nord fermana si vogliono disfare dei loro stabili che avevano comprato come seconde case. In questo senso Comune e Erap potrebbero pensare di acquistare degli appartamenti e metterli a disposizione di chi ne ha bisogno. Con circa un milione di euro ci si potrebbe aggiudicare una settantina di case da far diventare popolari: i tempi sarebbero immediati, si ripopolerebbe il quartiere, diminuirebbe il degrado così come calerebbero gli episodi di delinquenza. In più si risolverebbe il problema stesso delle case popolari - puntualizza Romanella -. Attualmente ci sono una miriade di domande di interessati che non possono essere accolte perché non ci sono strutture sufficienti. Dovessero le case essere costruite da zero su un altro territorio il costo sarebbe notevolmente maggiore e richiederebbe tempi biblici. Pensarle a Lido Tre Archi costituirebbe invece un processo veloce e conveniente". Eppure in anni recenti a Lido San Tommaso si era investito molto. "Pista ciclabile, ponte con Porto Sant'Elpidio, centro sociale, poco però si Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico