Droga, clandestini e furti: controlli sempre più stringenti. E per fuggire si tuffa nel fiume

Fermo, droga, clandestini e furti: controlli sempre più stringenti. E per fuggire si tuffa nel fiume
FERMO - Due clandestine, droga nascosta davanti al portone, un giovane in sella a un motorino rubato. E’ stato un pomeriggio movimentato, quello di martedì a Lido Tre...

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FERMO - Due clandestine, droga nascosta davanti al portone, un giovane in sella a un motorino rubato. E’ stato un pomeriggio movimentato, quello di martedì a Lido Tre Archi. L’estate volge al termine, i turisti sono quasi tutti ripartiti, ma l’attenzione rimane alta e non hanno rallentato i controlli delle forze dell’ordine, come disposto dal questore di Fermo. Diversi i posti di controlli messi in campo sia sulle strade di accesso al quartiere che nelle vie interne, con gli agenti del reparto prevenzione crimine di Pescara e l’unità cinofila della guardia di finanza. 


Rocambolesca la fuga di un giovane straniero. I poliziotti hanno notato in via Mattarella, un giovane su un ciclomotore che, vedendo il posto di blocco, ha invertito la marcia ed è scappato. Immediato l’inseguimento della pattuglia. Il ragazzo, vedendosi braccato, ha optato per la mossa della disperazione. Ha rallentato, è balzato giù dal motorino e ha iniziato a correre, poi si è tuffato in una scarpata ed è finito nel fiume Tenna.
 

Gli agenti sono scesi alla sponda per rintracciarlo, ma è riuscito a far perdere le proprie tracce. Proseguono le indagini per identificarlo, anche con l’ausilio delle telecamere di videosorveglianza in zona. Il motivo di una reazione così scomposta si è presto capito. Appena recuperato il ciclomotore, è bastata una verifica della targa per chiarire che era stato rubato qualche giorno prima a Civitanova Marche. La polizia lo ha quindi restituito alla proprietaria. Durante un altro controllo è stata invece fermata un’auto con 4 donne. Due di loro, sudamericane, non avevano il permesso di soggiorno. Accompagnate in Questura, si è scoperto che erano clandestine. Automatica è scattata la denuncia per l’ingresso illegale in Italia. Infine, davanti al portone di un edificio in via Aldo Moro, i poliziotti hanno notato alcuni stranieri parlottare. Alla vista delle divise, sono scappati all’interno del palazzo. Il fiuto del cane della guardia di finanza ha fatto il resto. Si sono rinvenute infatti, sotto una mattonella dell’ingresso, sette dosi di cocaina pronte per lo spaccio. La droga è stata sequestrata, proseguono i controlli per individuare i soggetti che stavano occultando lo stupefacente. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico