Citofoni divelti, danni nel palazzo e appartamento occupato: a Tre Archi si riaccende l'allarme

Citofoni divelti, danni nel palazzo e appartamento occupato: a Tre Archi si riaccende l'allarme
FERMO - Ancora un appartamento occupato abusivamente a Lido Tre Archi e citofoni di un palazzo divelti. Continua la baraonda nel quartiere. Continuano le scorribande nonostante le...

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FERMO - Ancora un appartamento occupato abusivamente a Lido Tre Archi e citofoni di un palazzo divelti. Continua la baraonda nel quartiere. Continuano le scorribande nonostante le telecamere, i controlli, i comitati per la sicurezza. Ieri sono scattate le denunce per l’ultimo atto e questa mattina in Questura scatterà la denuncia.

 

Una turista del nord Italia con la seconda casa nella riviera è sul piede di guerra: «Fatemi sapere cosa sta succedendo – dice ai residenti – non si può continuare così, attiviamoci perché se mi aprono casa stavolta non rispondo più delle mie azioni».

Ci sono portoni d’ingresso con le serrature rotte, restano aperti di notte e le intrusioni sono facilitate. Chi abita in quei mono o bilocali denuncia lo spaccio a cielo aperto e si registra un clima sempre più pesante. Il presidente provinciale di Confabitare Renzo Paccapelo attacca: «Sono bastati pochi giorni per rendere improvvide le dichiarazioni ottimistiche del sindaco dopo che è stato riaperto il centro sociale riaperto in pompa magna – dice –: non si ferma la violenza delle bande giovanili, la sfida alle forze dell’ordine, e la videosorveglianza è inefficace. Nella notte è stato distrutto il citofono di un palazzo e non è un atto isolato ma è una sfida a tutti i livelli. Nel palazzo ci sono occupazioni da parte di una banda di nordafricani. Fatti denunciati dal presidente del comitato Corta che risiede lì. Manca la volontà di perseguire e stroncare certi fenomeni».

 

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Corriere Adriatico