Appartamenti occupati, la rabbia dei proprietari. Ma gli inquilini abusivi dimenticano in casa i loro documenti

Appartamenti occupati, la rabbia dei proprietari. Ma gli inquilini abusivi dimenticano in casa i loro documenti
FERMO - Occupati due appartamenti a Lido Tre Archi, uno in via Mattarella e un altro in via Paleotti. Gli abusivi sono passati dal balcone. I monolocali al primo piano sono nel...

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FERMO - Occupati due appartamenti a Lido Tre Archi, uno in via Mattarella e un altro in via Paleotti. Gli abusivi sono passati dal balcone. I monolocali al primo piano sono nel mirino degli irregolari, tre ne sono stati visitati in meno di una settimana. Stavolta, però, un giovanotto perde un documento che lo incastra. Le impronte fanno il resto, la Questura sa con chi ha a che fare.

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L’indignazione è alle stelle. A cominciare dall’amministratore di condominio Noris Bastiani che ammette: «Solo una cosa rimane da fare: l’espulsione. Queste persone devono essere accompagnate al centro per il rimpatrio per tornare al loro Paese. Il disagio è enorme per tutti. I danni sono tanti, le forze dell’ordine intervengono ma il problema resta». Protesta anche Sabrina Modica, la figlia della proprietaria dell’immobile, l’erede che lo usa con la famiglia per le vacanze in agosto, quando scende a Fermo da Milano. «Veramente adesso basta - esordisce -: è la seconda volta che ci entrano in casa. È successo l’anno scorso e ci hanno portato via tutto, hanno distrutto l’impossibile. Hanno staccato il mobile del bagno e le piastrelle».

La famiglia frequenta Lido da 35 anni: «Conosciamo il quartiere come le nostre tasche – spiega -: mio padre ne era innamorato e le mie quattro figlie lo adorano, ma adesso abbiamo paura a tornare. La scorsa estate siamo stati chiusi in casa con l’angoscia. Sale la rabbia perché ci sono voluti tanti sacrifici per comprare la casa e uno scempio del genere è intollerabile». Giovedì mattina gli agenti della Volante, guidati dall’ispettore-capo David Cinti, fecero irruzione nell’appartamento di fianco a questo. Poi arrivò la Scientifica. Il caso si è ripetuto, identico, con una novità che avrebbe portato a identificare gli abusivi, anche grazie all’operosità di Bastiani: ha trovato i documenti tra cui un invito a comparire che appartiene a un tunisino fermato lo scorso dicembre in via Paleotti dalle forze dell’ordine. Il soggetto era stato trovato in possesso di un coltello. Lui e altri suoi compagni sarebbero passati dal balcone.

 

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Corriere Adriatico