Fermo, i genitori del liceo Classico promettono battaglia contro i tagli

Fermo, i genitori del liceo Classico promettono battaglia contro i tagli
FERMO - Erano una ventina i genitori che alle 18 in punto di ieri si sono dati appuntamento davanti al Liceo classico Annibal Caro per partecipare all’incontro voluto dal...

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FERMO - Erano una ventina i genitori che alle 18 in punto di ieri si sono dati appuntamento davanti al Liceo classico Annibal Caro per partecipare all’incontro voluto dal preside. L’argomento, anticipato per telefono dallo stesso dirigente, è di quelli che scottano: la soppressione di tre classi dello storico istituto fermano, ordinata nei giorni scorsi dall’Ufficio scolastico regionale. «Non è stato deciso niente», spiega un genitore poco dopo la fine dell’incontro.


«È stata una riunione interlocutoria durante la quale il preside ci ha ufficializzato il taglio delle tre classi. Per ora noi genitori abbiamo preferito mantenere un profilo basso. Certo, da parte nostra c’è preoccupazione per i ragazzi e per i disagi che si verrebbero a creare se si verificassero gli accorpamenti». «Il dirigente – continua il rappresentante di classe – ci ha comunicato di aver interessato della situazione le istituzioni locali e ci ha chiesto di essere partecipativi. Nei prossimi giorni ci sentiremo tra di noi. L’intenzione è di organizzarci in maniera autonoma per far sentire la nostra voce. Il prossimo passo sarà il nostro». Nessuna parola, invece, sulla questione sicurezza che il preside Piero Ferracuti vorrebbe cavalcare per chiedere il mantenimento di tutte le 19 classi. Negli ultimi giorni la questione ha creato un vero e proprio vespaio. Se è vero, infatti, che da anni la mannaia del Provveditorato si abbatte su scuole di ogni ordine e grado, è altrettanto vero che quest’anno per il Classico la situazione si mette davvero male. Ieri lo stesso preside aveva parlato di «tagli forti e generalizzati». A conferma dell’intenzione di eliminare le tre sezioni c’è la tempistica. La comunicazione della soppressione è arrivata infatti almeno con un mese di ritardo rispetto agli scorsi anni, riducendo di molto il margine di trattativa della scuola. I tagli andrebbero a interessare il quarto ginnasio, i nuovi iscritti, e il primo e il secondo liceo, rispettivamente i terzi e i quarti. Il che ridurrebbe le classi dell’istituto dalle attuali 19 a 16, facendo aumentare il numero di studenti per classe, che in alcuni casi arriverebbe quasi a trenta. L’accorpamento delle sezioni finora era stato evitato grazie alle ridotte dimensioni delle aule che non avrebbero potuto ospitare classi molto numerose.

Con la soppressione il problema tornerebbe a manifestarsi. L’Annibal Caro non è l’unica scuola a dover fare i conti con le decisioni del Provveditorato. In base alla legge, per essere formate, le classi delle superiori devono essere composte almeno da 27 studenti al primo anno, da 22 al secondo, da 27 al terzo e da 22 al quarto e al quinto. 
Va da sé che, vista la situazione, in più occasioni i numeri vengono a mancare. Per questo sono previste deroghe che permettono la costituzione di classi anche con meno studenti di quelli previsti. La questione sicurezza e gli spazi limitati del Classico ne sono un esempio. Per questo motivo i dirigenti della storica scuola fermana potrebbero avere un appiglio per difendere il numero delle classi.


A questo punto le prossime saranno settimane saranno veramente decisive per capire il da farsi. Per ora la scuola resta in attesa di una presa di posizione da parte della Provincia di Fermo e considera il ricorso al Tar come l’ultima carta da giocare se le altre non sortiranno gli effetti sperati. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico